Piaggio, i sindacati chiedono a Colaninno un accordo per la Valdera

Incontro tra i rappresentanti delle sigle sindacali Fiom, Fim e Uilm e il presidente che ha voluto sottolineare come Piaggio abbia "saputo mantenere invariati i livelli occupazionali"

L’ingresso principale della Piaggio

L’ingresso principale della Piaggio

Pontedera, 18 marzo 2015 - Incontro alla Piaggio di Pontedera tra il presidente Roberto Colaninno e i rappresentanti dei sindacati Fiom, Fim e Uilm. Il presidente ha sottolineato come l'azienda abbia saputo «mantenere invariati i livelli occupazionali». La Fiom, in particolare, ha insistito sulla necessità che si giunga ad un accordo di programma per la Valdera. «Crediamo che sia necessario un accordo di programma per la Valdera per tenere insieme di fronte al perdurare della crisi un sistema: la grande industria ma anche le piccole e medie imprese dell'indotto», ha detto Massimo Braccini, segretario regionale toscano della Fiom Cgil, dopo l'incontro.

Colannino ha invece ribadito ai sindacati che «pur in presenza di un mercato continentale che nel suo complesso si è dimezzato, Piaggio ha saputo mantenere sostanzialmente invariati i livelli occupazionali: nel 2008 a Pontedera lavoravano 3.100 persone tra operai, impiegati e dirigenti e a fine 2014 il totale è di 3 mila». «In Europa - ha aggiunto - siamo passati da 4.600 dipendenti in totale a 4mila con un calo causato dalla chiusura dello stabilimento spagnolo del marchio Derbi, la cui produzione è stata integralmente trasferita in Italia, nello stabilimento Aprilia di Noale». E per l'immediato futuro i piani del gruppo Piaggio puntano al mantenimento della quota di mercato (il gruppo è stabilmente leader con una quota del 16% complessivo e del 25% nel segmento scooter), al consolidamento della presenza in India con i nuovi veicoli commerciali a tre ruote e con lo scooter Vespa e a una forte penetrazione sui mercati del Sud Est asiatico grazie agli stabilimenti vietnamiti.

"Durante la crisi la produzione italiana di Piaggio si è quasi dimezzata: in particolare nello storico stabilimento di Pontedera si è passati da quasi 250.000 veicoli nel 2009 a meno di 140.000 nel 2014, e purtroppo il 2015 non sta offrendo nessun segnale di controtendenza; del resto in Europa la domanda complessiva è calata di circa il 45% e in Italia addirittura del 67%". Lo dichiarano Gianluca Ficco, coordinatore del settore auto e motocicli della Uilm nazionale, e Benedetto Benedetti, segretario della Uilm Pisa, al termine dell'incontro tenutosi oggi a Pontedera con il presidente.