Il posto fisso è sempre più una chimera

Camera Commercio: occupazione in calo nei settori legno, edile e moda

Operaio

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Pontedera, 19 settembre 2014 - UN SALDO ancora negativo. La crisi affonda il morso e l’occupazione subisce un altro crollo nella nostra zona. Con punte nei settori che soffrono di più, come il legno-mobili che, in questi giorni, guarda con apprensione allo sviluppo della crisi Russuia Ucraina: un caso che potrebbe portare al congelamento di mercati che sono vitali per il comparto. In provincia il quadro occupazionale presenta gravi criticità e per il 2014 si porfilano ulteriori cali. La variazione prevista per l’anno in corso — la differenza tra le 3.480 entrate e le 4.940 uscite previste — infatti, determina un saldo di -1.450 unità.Solo 12 imprese su 100 operanti in provincia di Pisa dichiarano di voler assumere quest’anno. A DIRLO sono i dati dell’indagine nazionale realizzata da Unioncamere Nazionale in collaborazione con il Ministero del Lavoro e diffusi ieri dall’ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Pisa. Variazioni occupazionali negative si osservano nella quasi totalità dei comparti, e tra queste le più marcate riguarderanno le costruzioni (-280), ma anche la metalmeccanica-eletronica (-180), il sistema moda ed il legno-mobili (-130 unità). L’unica eccezione è rappresentata dalle public utilities, che registrano un saldo prossimo a zero. I flussi in entrata saranno costituiti da 1.120 assunzioni “stabili” (ossia a tempo indeterminato, o con contratto di apprendistato) mentre 2.340 assunzioni saranno a termine. Le assuzioni, il 29% del totale, saranno part-time. Nel 2014 le donne saranno ancora una volta più svantaggiate rispetto ai colleghi maschi: la quota di assunzioni “rosa” dal 23% dello scorso anno, scenderà al 13%. Nel 2014 il 26% delle assunzioni programmate dalle imprese pisane interesserà giovani con meno di 30 anni: nel 2013 era il 30%. L’anno in corso, inoltre, evidenzia, nella provincia, un ulteriore calo delle assunzioni di lavoratori immigrati, la cui quota sul totale è pari al 13% (era il 18% nel 2013). La soluzione della crisi è lontana, dunque, e per numeri positivi c’è da attendere ancora. «Occorrono più lavoratori qualificati — dice il presidente della Camera di Commercio Pierfrancesco Pacini — e in questo campo le istituzioni possono giocare un ruolo determinante nel facilitare l’incontro tra la scuola ed il mondo dell’impresa». Carlo Baroni