Il futuro di villa Crastan? Vetrina per prodotti tipici

La proposta dell’assessore Pirri: l’edificio ospiterà una rassegna enogastronomica permanente

La villa Crastan di Pontedera

La villa Crastan di Pontedera

Pontedera, 10 gennaio 2015 - Un museo enogastronomico interattivo di Pontedera e della Valdera. Potrebbe essere questo il futuro per Villa Crastan, lo storico edificio che fino allo scorso anno ospitava la biblioteca comunale prima del trasferimento nel Dente Piaggio. L’idea arriva direttamente dall’amministrazione comunale. E’ il vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Angela Pirri a chiarirne i dettagli. «L’idea è quella di creare un luogo che possa rappresentare una vetrina per i prodotti tipici non solo della città ma di tutta la Valdera - spiega Angela Pirri – è uno spazio che a Pontedera manca e secondo me Villa Crastan sarebbe il posto adatto. Sia ben inteso, non stiamo parlando di un museo tradizionale ma per l’appunto interattivo – dice ancora l’assessore Pirri – cioè che sia vivo, che si rapporti con il territorio e che proponga continuamente iniziative».

Nei programmi della giunta basterebbero interventi minimi per adattare la villa alle esigenze di un museo enogastronomico. L’unica modifica sostanziale sarebbe la creazione di una cucina interna, perchè uno dei punti di forza dovrebbero essere corsi di cucina, cooking show con grandi nomi della ristorazione italiana. «In questo senso bisognerebbe intendere il museo come interattivo – sottolinea l’assessore Pirri – senza dimenticare la possibilità di ospitare mostra d’are contemporanea e degustazioni di vario genere e in questo senso va letta l’idea di vetrina per i prodottim e per le aziende del territorio. Ci sono realtà, a Pontedera e in Valdera, che sono delle eccellenze ma sono poco conosciute».

Villa Crastan in versione ‘vetrina’ per l’enograstronomia del territorio” però potrebbe anche essere punto di riferimento per un evento o per una serie di eventi dedicati al cibo. Il comune d’altronde sembra volter puntare molto su questo aspetto e a testimoniarlo ci sono le quatto serate sperimentali che in estate animeranno la periferia e che hanno già avauto l’adesione della Coldiretti. «A Pontedera manca una grande manifestazione enogastronomica che valorizzi i nostri prodotti – dice ancora Angela Pirri – e Villa Crastan potrebbe diventare il punto di riferimento per un evento del genere, magari esteso agli spazi esterni dell’edificio».

La domanda però nasce spontanea: come si può rendere sostenibile economicamente questo progetto? Per il comune è indispensabile l’intervento dei privati, siano essi imprenditori del settore, banche o grandi aziende operanti sul territorio. «Stiamo proprio lavorando a questo – conclude l’assessore Pirri – che rappresenta il presupposto fondamentale per mettere in piedi l’iniziativa».

Luca Calò