"L'ex Icla dovrà lasciare il comune di San Miniato"

Il sindaco Vittorio Gabbanini affianca la protesta e annuncia che porterà le firme dei residenti in Regione

Vittorio Gabbanini

Vittorio Gabbanini

Ponte a Egola, 4 maggio 2016 - "Porterò le firme in Regione". Il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini accelera sul futuro dell'ex Icla, oggi M3, azienda di Ponte a Egola sottoposta a legge Seveso e al centro di un mare di polemiche tra la popolazione. “Mi fa piacere sapere che i cittadini di Ponte a Egola si stanno organizzando con una raccolta firme per lo spostamento dell’ex Icla; questo documento potrebbe essere molto utile nei prossimi giorni, quando ci siederemo al tavolo regionale per discutere sul futuro dell’azienda che produce poliuretano espanso - dice Gabbanini - Ricordo che il 7 agosto 2015 il consiglio comunale ha approvato la dislocazione dell’azienda in un luogo idoneo entro tre anni, periodo di tempo che scadrà il 30 settembre 2018".

"Sul piano urbanistico abbiamo verificato l’incompatibilità del luogo dove si trova ubicata la fabbrica, perché in prossimità di abitazioni ed impianti sportivi – spiega il sindaco di San Miniato -. Dalle verifiche effettuate, abbiamo rilevato che non esiste sul territorio comunale un luogo che rispecchi le caratteristiche richieste per la sua ricollocazione”. Il caso deve ssere definito in Regione. E la partita diventerà almeno comprensoriale.