Il sindaco Gabbanini
Ponte a Egola, 13 febbraio 2016 - L'ex Icla che ancora lavora nel cuore dell'abitato di Ponte a Egola è causa di polemiche e tensioni da anni. L'azienda produce poliuretano espanso.
Il Comune di San Miniato ha annunciato un'importante campagna informativa: un migliaio di opuscoli informativi saranno distribuiti, nei prossimi giorni, ad altrettante famiglie di Ponte a Egola che abitano nelle vicinanze dell’ex Icla. L’azienda, oggi conosciuta come M3 è classificata tra le aziende a rischio di incidente rilevante soggette alla normativa Seveso.
“Nonostante le precauzioni adottate dall’azienda in termini di sicurezza, sulla base di quanto richiesto dalle autorità, tali da ridurre al minimo le possibilità di incidenti – spiega il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini -, tuttavia nessuno è in grado di assicurare in termini assoluti che non accadrà mai un incidente non previsto”.
Per questo motivo l’amministrazione comunale, con il consenso di Arpat, vigili del fuoco, Asl 11 di Empoli, Provincia di Pisa e Regione Toscana ha deciso di fornire un opuscolo informativo a tutte le famiglie e gli operatori che gravitano nelle aree potenzialmente interessate dagli effetti di scenari incidentali. “Gli eventi più pericolosi per la sicurezza e la salute delle persone sono tutti circoscritti all’interno del perimetro dello stabilimento – dichiara ancora il sindaco -; effetti potenzialmente dannosi, sebbene in misura ridotta, potrebbero verificarsi anche all’esterno, in misura ridotta man mano che ci si allontana dall’azienda. Per questo motivo abbiamo predisposto, secondo quanto prevede la legge, un piccolo e semplice opuscolo che ci possa aiutare a capire come doverci comportare nel caso dovesse accadere qualcosa di imprevisto”. Da tanti anni si parla e si polemizza sul trasferimento dell'azienda in altra area.