Tredicenne minaccia con il coltello i genitori

Poi tenta perfino di dar fuoco alla casa. I vicini chiamano i carabinieri: bloccato

Una volante dei carabinieri

Una volante dei carabinieri

Pontedera, 28 marzo 2015 - Alla fine avrebbe minacciato anche di dare fuoco alla casa, e forse anche a se stesso, con dell’alcol etilico. Prima aveva urlato contro i genitori, arrivando anche alle minacce, pare, brandendo un coltello. Sulla dinamica, vista la situazione, c’è massimo riserbo da parte degli inquirenti. Il protagonista è un ragazzino, un adolescente davvero poco più che bambino che ieri ha dato in escandescenze a tal punto da richiamare l’attenzione dei vicini e dal far scattare l’allarme. Sono stati attimi di tensione, ieri mattina, intorno alle 9, in una casa della periferia di un paese della Valdera. Un ragazzino ha preso a discutere con i genitori.

Urla sempre più forti, parole sempre più minacciose tanto da creare timore che qualcosa stesse accadendo davvero. E’ quindi scattato l’allarme alla forze dell’ordine. I militari dell’Arma hanno agito con grande professionalità e discrezione, trattandosi di una dramma familiare e, soprattutto, trattandosi di un minore a cui doveva essere prestato soccorso con tutte le tutele che la condizione richiede. E così è stato. A sirene spente sono giunti sul posto sia i carabinieri che l’ambulanza di un ’associazione di volontariato del luogo. Dopo essere entrati nell’appartamento le forze dell’ordine e i soccorritori hanno calmato il ragazzo e rimesso in piena sicurezza tutta la situazione, quindi hanno condotto il giovane al pronto soccorso per alcuni accertamenti.

Importante sarebbe stato il ruolo dei vicini che, cercando di capire quel che stava accadendo, hanno provveduto a dare l’allarme. Dopo aver atteso per diversi minuti che la lite cessasse i vicini si sono preoccupati e hanno temuto che dalle parole si passasse ai fatti così hanno chiamato prima i carabinieri e poi i soccorsi dell’associazione i volontariato intervenuta con mezzo. Non si conoscono le ragioni della lite che comunque è rimasta solo verbale: le minacce non si sono trasformate in atti violenti nè ai danni di cose, nè ai danni di persone.

Come può accadere una cosa del genere? Il protagonista di quest’episodio viene descritto da chi lo conosce come un giovanissimo perfettamente sano, con una famiglia seria alle spalle – si erano da poco trasferiti da una località all’altra – ma che negli ultimi tempi, sembra, avesse iniziato ad essere un po’ più irruento. A volte possono entrarci le compagnie. In altri casi potrebbe dipendere dalla fase difficile dell’età adolescenziale in una società che abbonda di stimoli e che – anche secondo recenti studi – per tante ragioni, ha scardinato l’autorità degli adulti nei confronti dei minori. Il ragazzino è stato condotto all’ospedale di Cisanello per un consulto di settore volto ad intraprendere un percorso che lo porti fuori da questa fase critica. L’episodio però ha destato timori, amarezza ed ha fatto parlare in paese.