La Fiera di San Luca resiste e stringe la cinghia: via all'apertura

Il Comune rinuncia a parte dei proventi dagli organizzatori

La fiera di San Luca

La fiera di San Luca

di MARIO MANNUCCI

Pontedera, 17 ottobre 2014 - Chi sa  quante volte nei suoi 543 anni di vita — prima edizione, su concessione granducale, nel 1471, quando Pons ad Heram aveva 360 abitanti — la Fiera di San Luca avrà dovuto stringer la cinghia per non arrendersi di fronte alle guerre, pestilenze e conseguenti crisi, maltempo e trombe d’aria, come successe tredici anni fa. Anche quest’anno stringe la cinghia, all’insegna del motto “Il futuro è di cho lo fa” . La crisi non demorde, ma la Fiera è la Fiera. E’ la madre di tutte le feste di Pontedera, nata quando San Faustino era ancora nelle catacombe romane e la festa del commercio e tantomeno la notte bianca erano ancora lontane, lontanissime, da venire. Mentre il patrono e il commercio, hanno anticipato e aperto la strada a San Luca in questo ottobre di eventi (e inondazioni).

Per stringere la cinghia e resistere, il comune ha rinunciato a una parte dei proventi concordati per la rassegna espositiva mentre la società organizzatrice “Alter Ego” ha rinunciato per la seconda volta ai biglietti di ingresso a pagamento. Dunque sarà domani al via anche questa rassegna, una delle tre facce della Fiera insieme al grande luna park e ai banchi del mercato e bancherelle, della porchetta e dei brigidini, salato e dolce che arrivano da lontano. Uno schieramento ancora al completo, tradizionale e al tempo stesso moderno: non ci sono più le pecore, prime protagoniste della Fiera cinque secoli fa perché in ottobre tornavano alle pianure dai monti della transumanza, nè i cavalli e buoi, ma il sapore dei vecchi tempi resta fra i banchi e con le piccole attrazioni del luna park, accanto a quella tecnologiche e mozzafiato.

Saranno un centinaio — cifra un po’ più bassa rispetto ai vicini (ma sembrano lontanissimi...) anni pre crisi, quando bisognava dir di no a molti richiedenti — gli espositori al via nei tendoni e piazzali della rassegna economica. Si spazia dalle ultime novità in fatto di arredamento, edilizia, meccanica, elettrodomestici, hi-fi, casalinghi, e altro ancora, con un padiglione studiato e dedicato per il “Buongusto”, novità assoluta per il rilancio dei prodotti tipici locali che si “offriranno” anche in assaggio.

E se le pecore, i cavalli e buoi non ci sono più, le macchine agricole, grandi e piccole, saranno i loro eredi. Le iniziative fieristiche, dopo l’inagurazione di domani alle 16.30, prevedono per domenica un laboratorio di clown therapy del reparto di pediatria del Lotti, per giovedì 23 ottobre ( il famoso “Fierone” del primo giovedì dopo il primo giovedi dopo San Luca, complicata formula del decreto mediceo) sfilata di moda e venerdì 24, alle 17, laboratorio di pet therapy con l’amico a quattro zampe Bingo a cura dell’Istituto Professionale Pacinotti. Sempre in esposizione, infine, i trattori d’epoca a marchio Landini dell’associazione Gataecv di Calcinaia. La rassegna è aperta dalle 15 alle 20 nei feriali e dalle 10 alle 20 nei festivi e prefestivi. E buona Fiera a tutti.