La scuola Tessieri, dove nascono i nuovi masterchef: successo inaspettato

Ponsacco, nasce una realtà unica in Toscana

Il direttore della Scuola Tessieri, Walter Costa

Il direttore della Scuola Tessieri, Walter Costa

Pontedera, 16 febbraio 2016  - «Vogliamo diventare una delle prime tre migliori scuole di cucina d’Italia». L’obiettivo è ambizioso e il progetto è importante. Da dicembre scorso una nuova realtà si è affacciata a Ponsacco. Si tratta della Scuola Tessieri, una scuola di cucina unica in Toscana. Edificio completamente nuovo, una grande cucina innovativa e laboratori all’avanguardia. «L’idea di aprire questa scuola in a Ponsacco, un posto strategico come la Toscana, è nata da Alessio Tessieri (cofondatore di Amedei, ndr) – spiega Walter Costa, direttore della Scuola – il nostro è un vero e proprio atelier contemporaneo e la nostra offerta è molto ampia. In soli due mesi di attività abbiamo riscontrato un successo inaspettato, siamo stati invasi da tante richieste e prenotazioni fino ad arrivare a riproporre gli stessi corsi per la terza volta».

L’offerta è ampia e suggestiva. Circa trenta docenti di grande cultura culinaria, tra cui la concorrente di MasterChef Rubina Rovini, tengono periodicamente corsi professionali e amatoriali. Corsi amatoriali da quattro oppure da otto ore, divisi per tema, dal pesce azzurro alla cucina vegetariana (i tanti corsi e la programmazione in dettaglio sono cosultabili sul sito della scuola). Corsi di cucina, corsi di arte bianca, e cioè pasticceria e panetteria, e corsi di Bar sala - Sommellerie. «Quest’ultimo è un corso molto innovativo tenuto da Andrea Galanti, campione italiano sommelier 2015 – illustra Costa – questo è il futuro. Vogliamo rivalorizzare il serivizio in sala, ci sono corsi in giro ma il personale purtroppo non è professionale. Vogliamo preparare personale qualificato».

Oltre ai corsi amatoriali la scuola offre corsi di formazione professionale strutturati in corsi base di 180 ore in aula, stage di 300 ore di stage di livello, una novità nel settore, e un ritorno in aula per la specializzazione in pasticceria o panetteria. Tutto questo per formarsi e, ovviamente, per riuscire a trovare lavoro. «Ci sono tanti ragazzi usciti dalle scuole alberghiere, da altri licei o studenti universitari che non trovano lavoro e vogliono investire in se stessi, specializzarsi e trovare un lavoro – continua il direttore Costa – dopo questi corsi la domanda è molto alta, circa l’86% di loro trova occupazione. Il nostro obiettivo è quello di formare cuochi che riescano a distinguersi dagli altri per la loro preparazione e qualità».

La scuola Tessieri ha alcuni principi fondamentali da cui non si può transigere. Tra questi lo stretto contatto con i produttori della zona e l’attenzione alla stagionalità dei prodotti. «Vogliamo diventare un contenitore per le eccellenze del territorio e la crescita della scuola può passare solo attraverso la qualità, le attrezzature e la professionalità dei docenti. Ci crediamo molto e l’investimento è stato importante ma il futuro è iniziato e i primi, seppur piccoli, successi sono già arrivati».