Tubone, gli scarichi di Santa Maria a Monte già collettati con Aquarno

Ulteriore step della grande operazione di razionalizzazione della depurazione industriale e civile che ha come motore la zona del Cuoio

Il depuratore di Santa Croce

Il depuratore di Santa Croce

Santa Croce, 14 marzo 2017 - «Dallo scorso mese confluiscono nel depuratore Aquarno di Santa Croce anche le acque reflue domestiche del Comune di Santa Maria a Monte, ulteriore step nell’attuazione dell’Accordo di Programma, cui seguirà il collettamento negli impianti di depurazione del Comprensorio delle acque provenienti da Valdinievole, Empolese e Valdera». Lo annuncia il direttore dell’impianto Nicola Andreanini aggiungendo: «Tutte le acque condotte nel sistema di depurazione del distretto di Santa Croce, a seguito dei trattamenti depurativi saranno restituite nel corpo idrico ricettore e, in quota parte, saranno utilizzate come acqua da affinare e restituire agli insediamenti produttivi per ridurre gli emungimenti dal sottosuolo. Infatti grazie ai risultati ottenuti nella depurazione di reflui industriali e domestici l’Aquarno è stato scelto come impianto-fulcro dell’Accordo di Programma (Adp, nato nel 2004), opera di razionalizzazione della depurazione domestica e industriale del Comprensorio del Cuoio e delle aree limitrofe che coinvolge ben 42 Comuni, non solo del distretto di Santa Croce, ma anche dei bacini adiacenti per un costo complessivo di 54 milioni di euro (40 di parte pubblica, 14 di parte privata).

L’impianto tra pochi giorni sarà al centro anche di un’importante giornata.  Infatti sarà effettuata una maratona tra gli impianti di depurazione Aquarno ed Ecoespanso, che resteranno aperti e illustrati al pubblico per la giornata mondiale dell’acqua: è questo il programma di «A spasso per l’Aquarno» che si svolgerà il 18 marzo. «Per spiegare come opera e quali risultati ha raggiunto il nostro sistema di depurazione in termini di sicurezza e abbattimento dell’impatto ambientale-dice il direttore  Andreanini- ci sembra utile portarci dentro direttamente i cittadini e spiegarne loro funzionamento e performance». Aquarno è un colosso ed un’eccellenza. Da più di 40 anni cuore della depurazione conciaria in Toscana, entrato in funzione nel 1974, con cinque anni di anticipo rispetto alla prima normativa ambientale nazionale, il depuratore Aquarno ha una potenzialità idrica di trattamento di 30.000m³/g di acque reflue urbane, (20.000 m³/g sotto forma di scarichi industriali da insediamenti produttivi e 10.000 m³/g di reflui domestici provenienti da aree residenziali) ed una capacità di trattamento che supera i 2 milioni di abitanti equivalenti.  Quest’impianto sarà uno dei motori strategici della grand eoperazione Tubone che, step dopo step, si è incamminata verso uno straordinario obiettivo.