Officine Ristori, restano 24 ore per scongiurare le lettere di licenziamento

I lavoratori devono dare il via libera al taglio dei superminimini: domani l'ultima assemblea con i sindacati

Operai in sciopero (foto di repertorio)

Operai in sciopero (foto di repertorio)

Montecalvoli, 14 dicembre 2016 - Trattative serrate anche strasera in un ultimo disperato tentativo dei sindacati di scongiurare il licenziamento di 59 operai alle Officine Ristori di Montecalvol dove la vertenza, dopo due mesi di incontri, rischia di precipitare perché è salatto l’accordo per un altro anno di ammortizzatori sociali. Il tempo a disposizione è poco. Pochissimo: 24 ore. Domani mattina ci sarà l’assemblea e i lavoratori saranno informati sullo stato delle cose e insieme ai sindacati – con la Uilm c’è Fiom Cgil in campo dal primo istante – prenderanno tutte le decisioni. Così come avevano preso quello di dare il loro assenso a “giocare la partita” sui costi dei loro salari, vista l’impossibilità di superare i paletti fissati dal concordato in continuità concesso dal Tribunale.  L’attenzione è infatti concertata quindi sul possibile taglio – non è detto che i lavoratori prestino il consenso – dei “superminimi” che sono per lo più nelle buste paga “pesanti” e che all’anno ammonterebbero a una cifra compresa tra i 70mila e gli 80mila. L’altro scenario – quello che tiene con il fiato sospeso lavoratori, sindacati e istituzioni da mesi – è l’esito negativo di questa lunga vertenza: domani scade l’ammortizzatore sociale e da sabato la mobilità potrebbe essere una triste realtà. Un altro anno di solidarietà avrebbe invece dato ulteriore tempo per trovare soluzioni, così come garantirebbe – magari – anche tre anni di stipendio a chi, sacrificato dai tagli, passerebbe dagli ammortizzatori sociali in azienda alla Naspi. La partita è sempre aperta. Ma per poco.