Conciari, nuovo contratto più vicino e con la previdenza integrativa

Oggi si è riunità la plenaria: chiesto un aumento in busta di 105 euro al mese

Operaio in conceria

Operaio in conceria

Santa Croce, 7 febbraio 2017 - Con il nuovo contratto si materializzerà per i conciari anche il fondo integrativo previdenziale come tutti gli altri lavoratori. Su questo punto ci sono state ampie convergenze nella plenaria di ieri tra Unic e sindacati per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro scaduto dall’ottobre scorso. Così come non c’è stata chiusura sull’assistenza sanitaria integrativa. Questo non vuol dire che non siano mancati momenti di tensione. «Ma il tavolo non è saltato – dice Loris Mainardi (Cgil) – Tanti i punti che abbiamo toccato, molti quelli su cui ci sono convergenze piene d significato». Prossima tappa la «ristretta» di fine mese in cui potrebbe essere messi al loro posto tutti i tasselli. La richiesta economica dei sindacati è di 105 euro mensili nel triennio che scadrà il 31 ottobre 2019. Ma le novità importanti sono sul fronte del welfare con il fondo di previdenza integrativa – se ne parla nel Comprensorio del Cuoio dal 1999 con i progetti del Fontan 1 e 2 – attraverso la confluenza di questo settore in un fondo integrativo contrattuale già esistente: le ipotesi sul tavolo sono quello della moda o quello dei chimici. «Non ci sono state chiusure – ammette Mainardi – Credo che il nuovo contratto, finalmente, poterà il fondo pensionistico tanto atteso.