Il nuovo contratto della concia porta 85 euro di aumento al mese

Santa Croce, ora si terrano assemblee per l'approvazione da parte dei lavoratori. Cgil: "Un buon risultato, invece nel calzaturiero è un dramma"

Fabio Carmignani e Loris Mainardi

Fabio Carmignani e Loris Mainardi

Santa Croce, 8 aprile 2017 - Al palo c'è il contratto dei calzaturieri. Sul conciario i sindacati hanno portato a casa un buon accordo. Per i lavoratori del comparto scarpa la trattativa vive uno stallo carico di tensione: il 5 maggio ci sarà un altro sciopero di 8 ore per le richieste, e le mancante concessioni, della parte datoriale (Assocalzaturifici). «Tutto fermo – dicono Loris Mainardi e Fabio Carmignani della Camera del Lavoro di Santa Croce – Qui siano davanti a pretese assurde. La più grave, secondo noi, è quella di avere mano libera su ferie e permessi senza contrattarli con nessuno. Così se non possono mettere a casa, a zero ore, i lavoratori per calo di lavoro (raggiunto il tempo massimo previsto dal biennio) pretenderebbero di poter usare queste altre leve. Noi non ci stiamo». Il calzaturiero, nel Comprensorio del Cuoio, nonostante la crisi, lunghissima, abbia depennato aziende e pesato sull’occupazione, è ancora un comporto da 1500 addetti.

Intanto però da lunedì partiranno le assemblee nelle aziende per l’approvazione da parte dei lavoratori del nuovo contratto della concia che porterà un aumento salariale in tre anni fino a 85 euro. Ma non è solo il dato economico il fattore importante. .Dopo vent’anni c’è la previdenza integrativa.

La trattativa è stata molto profonda sul tema dell’assenteismo anomalo: è stato stabilito di ridurre il numero di assenze ingiustificate da oltre 5 giorni a oltre 4 giorni, limite che, superato il quale, rende possibile il licenziamento per giusta causa. «Ma in questa zona – aggiunge Mainardi – abbiamo un assenteismo, in generale, che è stabilizzato al 2,4%, quindi molto basso». A fronte della media nazionale più alta di oltre un punto e mezzo. «Poi ci sono situazioni singole che raggiungono anche il 18 o il 22% – precisa Mainardi – Ma qui ci sono ragioni interne, dovute per lo più a situazioni di lavoro degradato». Il nuovo contratto equipara la malattia professionale all’infortunio, aumenta di due giorni il congedo di paternità.  Altre novità, invece,  riguardano poi i diritti e le tutele individuali con miglioramenti per il comporto relativo al ricovero ospedaliero, la frazionabilità dei congedi per malattia del figlio, la possibilità di frazionare il congedo di 30 giorni per le adozioni internazionali e il congedo per le donne vittime di violenza di genere, il riconoscimento del congedo matrimoniale retribuito per le coppie di genere che contraggono matrimonio, anche all'estero.

ll contratto che sarà valido per il periodo 2016-2019 prevede, appunto, un aumento salariale sui minimi di 85 euro per il secondo livello. L'aumento sarà corrisposto in tre tranche, una di 35 euro dal 1° novembre 2017, una di 30 euro dal 1° maggio 2018 e l'ultima di 20 euro dal 1° maggio 2019. "Il nostro auspicio, perchè il settore ne ha bisogno - concludono i sindacati - è che si sblocchi velocemente anche la questione del calzaturiero".