Carismi, ottimismo sul closing con i francesi nell'incontro con i sindacati

San Miniato, parla Claudio Fiaschi (Fisac Cgil): "Rassicurazione dai vertici sul rispetto della tempostica e sul clima positivo"

Il dg Piacentini, il presidente Bandini e l'ad Gronchi

Il dg Piacentini, il presidente Bandini e l'ad Gronchi

San Miniato, 1 setembre 2017 - Si va a grandi passi verso la chiusura dell’operazione con Credit Agricole. «Questo il messaggio che i vertici Carismi hanno fatto passare nell’incontro con le delegazione sindacale aziendale: crono programma, passaggi tecnici e formalizzazione dell’acordo (il 30 settembre) è tutto confermato», spiega Claudio Fiaschi (Fisac Cgil). L’incontro c’è stato ieri mattina a San Miniato. «Noi siamo fiduciosi – aggiunge Fiaschi –. Si sono diversi e importanti fattori alla base di quest’affermazione: l’operazione è stata fortemente spinta dalla Banca d’Italia, sostenuta dal Mise e se dovesse naufragare queste tre banche (le case di Rimini, Cesena e San Miniato) sarebbero le uniche in Europa a restare senza una soluzione. Non è possibile». «Anche sugli ultimi allarmismi circa gli indici patrimoniali di Carismi – ammette Fiaschi – abbiamo ricevuto rassicurazione: non siamo davanti ad emergenze». Intorno alla massa in sicurezza delle tre banche in difficoltà, ovviamente, restano però dei nodi da sciogliere perché la progettata acquisizione degli istituti da Crédit Agricole, per circa 130 milioni di euro, tramite la sua controllata Cariparma, vada liscia in porto. Il gruppo guidato per l’Italia da Giampiero Maioli ha esteso fino al 15 settembre il termine per la chiusura delle trattative.I francesi tuttavia, nell’ultima offerta presentata, hanno posto il 10 settembre come termine per il raggiungimento degli impegni vincolanti sulla gestione dei crediti incagliati attraverso la cartolarizzazione. I tempi si stanno facendo stretti e alla raccolta aperta da Atlante 2 mancherebbero non meno di 250 milioni necessari a coprire il fabbisogno di capitale della tranche più rischiosa della cartolarizzazione. «Ci sono passaggi tecnici da fare, una è la ricapitalizzazione del fondo – conclude Fiaschi –. Ma anche la tempistica ci è stata confermata». La data resta il 30 settembre. Da lì dovrebbe ripartire la seconda vita di una banca - oggi guidata da Alessandfro Bandini e dall'ad Divo Gronchi -  che ha più di 180, tutti vissuti in autonomia, e anche il territorio, le aziende, i correntisti (ma anche molto azionisti che aspettano di sapere quale sarà il punto di caduta del valore delle azioni) potranno capire quale banche è uscita da il lungo travaglio.