Carismi, i fondi di Atlante 2 complicano i tempi del closing

San Miniato, il salvataggio potrebbe slittare di mesi in attesa che vengano reperite le risorse necessarie

Alessandro Bandini

Alessandro Bandini

San Miniato, 9 agisto 2017 - Si complica il salvataggio della Carismi. Almeno sulla tempistica. I francesi di Credit Agricole l’hanno detto chiaramente che sono «pronti» a chiudere la partita sulla "San Miniato". Basta che ci siano le condizioni. L’istituto di credito sanminiatese ha espresso pieno plauso alla conferma dell’interesse e allungato, positivamente, alla fine del mese di settembre, la negoziazione in esclusiva per Credit Agricole finalizzata al closing che arriverebbe a mettere la pietra tombale sulla crisi più dura e lunga vissuta dalla banca nei suoi 185 anni storia. Ma qualcosa potrebbe disturbare il crono programma di quest’operazione arrivata alle battute finali e fortemente voluta da Banca d’Italia per togliere dalla pericolosa apnea Carismi, con gli indici patrimoniali a livelli di guardia, e con due bilanci consecutivi in rosso a doppia cifra (il 2015 a - 67milioni e il 2016 a -46,9 milioni).

La problematica che sta destando qualche timore è stata sollevata da Quaestio Capital Manager, gestore di Atlante 2, che ha sottolineato la necessità di tempo fino al 31 dicembre per trovare i finanziatori delle varie tranche di titoli. Nella nuova offerta condizionata di Cariparma Credit Agricole, istituto guidato da Giampiero Maioli, con la quale viene allungata dal 31 luglio al 15 settembre l’esclusiva, si pone il termine del 10 settembre per l’impegno vincolante di Atlante 2 e degli investitori terzi per i titoli senior e mezzanine. Questi ultimi  dovrebbero essere sottoscritti da Atlante II e altri investitori per 634 milioni: di questa somma, al momento il fondo non ha un euro. Ricordiamo che Credit Agricole, fissando la nuova scadenza, ha sottolineato che, per il buon fine, dovranno essere confermati i presupposti e le condizioni indicate fin dall’inizio per rendere l’operazione patrimonialmente ed economicamente sostenibile con « particolare riferimento al realizzo della cartolarizzazione sui crediti non performing delle tre banche target e l’approvazione a parte dell’assemblea degli aderenti allo Schema Volontario del Fitd dell’incremento delle risorse necessarie per dare corso all’operazione».

Insomma il nuovo problema sarebbe la tempistica sfasata rispetto alle nuove scadenze e all’obiettivo dell’accordo completo per il 30 ottobre con chiusura entro il 31 dicembre, dovendo ottenere l’ok di Bce.  I sindacati seguono con molta attenzione anche questa nuova fase della vicenda della Carismi, guidata da Alessandro Bandini, che resta  comunque incamminata per entare sotto l'ala del colosso francese. In che modo ancora non è chiaro: potrebbe essere solo "controllata" e mantenere almeno il marchio, o essere inglobata con una fusione per incorporazione. Su questi aspetti pare ci sia ancora molto da definire.