Cariparma si prende sessanta giorni per studiare Carismi

San Miniato, avviata la 'due diligence' all'esito della quale a giugno potrebbe arrivare l'offerta per acquisire la banca

La sede centrale Carismi

La sede centrale Carismi

San Miniato, 6 maggio 2017 - Avvia su Carismi la 'due diligence' di Cariparma Credit Agricole, un gruppo che vanta in Italia oltre 8mila dipendenti, 3,5 milioni di clienti, 123 miliardi di depositi e che, inglobando la banca di San Miniato, potrebbe contare su una presenza capillare in Toscana.

A un anno dal rosso di bilancio di 67 milioni di euro che ha fatto emergere l’urgenza di un rafforzamento patrimoniale che ha superato oggi i 100 milioni di euro, è stato il gruppo francese ad avviare le discussioni preliminari con Banca d’Italia e Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in vista dell’acquisizione della Carismi insieme ad altre due «Casse» in difficoltà come quelle di Rimini e Cesena. Una soluzione, peraltro, che ha avuto una spinta importante nell’organo di vigilanza. Ma una soluzione anche che collima con le strategie del gruppo francese che nel proprio piano «Ambizione 2020» – recentemente riaffermato – punta allo sviluppo della banca di prossimità in Italia. L’operazione sulle tre banche, ha reso noto Cariparma «ne rafforzerebbe di circa il 20% la base clientela e contribuirebbe al suo sviluppo in regioni target senza modificarne il posizionamento geografico, tenendo conto della presenza della banca nei territori vicini».

Operazione inoltre, sostenuta dai sindacati che giudicano favorevolmente il salvataggio della banca guidata da Alessandro Bandini e dall’Ad Divo Gronchi – oltre 80 filiali e 600 dipendenti – da parte di un soggetto bancario. I tempi? Una proposta vincolante arriverà all’esito della due diligence già avviata e che potrebbe anticipare l’approvazione del bilancio consuntivo, rimandata dal cda entro la scadenza limite del 30 giugno prossimo. La definizione, se tutto fila liscio, in autunno.