"Carismi ci veste alla perfezione", i francesi sono sempre più vicini

San Miniato, importante commento dell'Ad di Credit Agricole sull'operazione in corso sulle tre "casse" italiane in difficoltà

La sede centrale Carismi

La sede centrale Carismi

San Miniato, 25 maggio 2017 - Sempre più vicino il salvataggio di Carismi. «Le tre banche italiane vestono alla perfezione». È il commento – carico di significati – riportato da «Bloomberg» di Philippe Brassac, amministratore delegato di Credit Agricole ai soci in assemblea in merito all’operazione allo studio che porterebbe all’integrazione di Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato. Ma mentre i francesi sembrano sempre più convinti e «studiano» la Cassa di Risparmio di San Miniato, il territorio, i sindacati e la politica si interrogano su quali scenari potranno aprirsi con quest’operazione di salvataggio della banca che, dopo un anno di trattative e di tavoli saltati, ha tutte le carte in regola per andare in porto. Anche perché è l’operazione fortemente spinta da Banca d’Italia che ha portato i francesi di Credit Agricole Cariparma ad unire il destino di Carismi a quello di altre banche in difficoltà (le «casse» di Rimini e Cesena) sulle quali il colosso d’Oltralpe aveva già mostrato interessamento. La «San Miniato», dunque, con la fine dell’anno – è in corso la due diligence che dovrebbe concludersi entro metà luglio - sarà controllata da Credit Agricole. Ma, appunto, c’è attesa e apprensione per capire in maniera nitida il futuro.

Una riflessione arriva dalla Cgil che ha inserito la vicenda San Miniato nel quadro regionale. «Il rischio che la Toscana sia terra di raccolta e poco di impieghi» nel settore del credito, «come dimostrano i dati anche di questi primi mesi del 2017, è alto: in Italia il credito a famiglie e imprese riprende a salire ma non in Toscana», ha detto il segretario generale della Fisac Cgil Toscana, Daniele Quiriconi, che citando alcune vicende emblematiche e rilevando come il problema è che «si parli di San Miniato, di Etruria, o di altri piccoli istituti, i salvataggi sono opera di grandi gruppi del nord o stranieri, prospettando rischi di ridimensionamento, in qualche caso già annunciati, che oltre alla riduzione degli addetti, sposteranno le scelte sul modello di banca e sul ruolo di sostegno alle famiglie e alle imprese del territorio lontano da noi». Anche il Pd ha gli occhi sul destino della banca sanminiatese. Lo ha detto il segretario provinciale Sonetti nel più ampio contesto di una riflessione sul territorio del Valdarno: «Abbiamo trattato temi molto importanti e di attualità, come la situazione della Cassa di Risparmio di San Miniato, sulla quale siamo attenti osservatori».