Le opere Scart che hanno trionfato con Bocelli al Fuori Salone di Milano

Santa Croce, in mostra i prodotti del progetto di waste recycling che nobilita scarti industriali rendendoli vere e proprie opere d'arte

L'allestimento

L'allestimento

Santa Croce 6 aprile 2017 - Opere "Scart" fatte interamente di rifiuti industriali - alcuni abiti di scena indossati dalle soprano che duettarono con Andrea Bocelli nel 2012 e bellissime sculture di animali - hanno calcato la soglia del Fuori Salone del Mobile di Milano, appuntamento che da più di trent’anni detta regole e tendenze nel campo dello stile. I manufatti sono i protagonisti dell’allestimento progettato dall’architetto e designer riminese Roberto Semprini alla Galleria Ponte Rosso - via Brera, 2 - nel cuore del distretto del design del capoluogo lombardo, lo stesso che l’anno scorso registrò il 30% di visite in più rispetto alla manifestazione analoga del 2015. A due passi dal Teatro alla Scala di Milano gli abiti delle soprano che nel 2012 trionfarono per la prima volta sulla scena del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli, e che nel 2015 furono special guest al festival del design di Lipsia (Designers’ Open), saranno ora disposti in dialogo con preziosi materiali d’arredo di aziende internazionali. Ritagli di pelle, camere d’aria, tomaie, stoffe e pelli di campionario danno forma ad abiti esclusivi che portano in scena la magia dell’upcycling: rendere prezioso il materiale di scarto. Sulla passerella centrale della Galleria, invece, sfileranno alcuni animali nati nei laboratori di Officina Scart dalla combinazione di materiali di diversa natura. Carta, lacci, bottoni e fil di ferro danno vita ad alcuni gabbiani, ad un orso di grandi dimensioni - entrambi realizzati dall'artista Alberto Salvetti - un’aquila realizzata da Angela Nocentini e la volpe di Monica Piazza. Maurizio Giani, amministratore delegato di Waste Recycling SpA, commenta così l’ingressoal Fuori Salone di Milano (evento che si tiene fino al 9): “Il progetto Scart ha quasi raggiunto la maturità dei vent’anni. Da quando nel 1998 mosse i primi passi nel mondo della Trash Art il progetto artistico di Waste Recycling ha fatto vistosi progressi. Per questo sono contento di presentarne l’ingresso nel mondo del design grazie alla collaborazione con Roberto Semprini”.  Noto professionista, Roberto Semprini è docente presso il Politecnico di Milano e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, con la quale Waste Recycling ha recentemente stipulato una convenzione, che consente agli studenti di interpretare artisticamente i rifiuti industriali nel corso di workshop periodici.