Due organi e un concerto, inaugurazione evento per l’auditorium

Sala gremita e tante emozioni per il ritorno della struttura di piazza Bonaparte Il presidente Carismi Bandini: « Siamo orgogliosi di questo traguardo importante per il territorio»

Il primo concerto nel «nuovo» auditoriumIl primo concerto nel «nuovo» auditorium

Il primo concerto nel «nuovo» auditoriumIl primo concerto nel «nuovo» auditorium

San Miniato, 30 marzo 2015 - Una festa per San Miniato, un evento musica le straordinario vista la presenza e la performance di Vladimir Ashkenazy, uno dei più grandi pianisti del mondo. Interprete lucido e dall’impeccabile tecnica virtuosistica, è rinomato per le sue performance romantiche e ne ha dato prova a San Miniato dove una grande musica ha inaugurato il nuovo auditorium. Una festa con pubblico da grandi occasioni. Un evento perché San Miniato si riappropria di una struttura che ha rappresentato un cardine della sua storia nell’ultimo scorcio del ‘900: un trentennio di crescita al centro del distretto industriale, di nuova ricchezza dentro una società che camminava veloce incontro alle autostrade telematiche dalle quali siamo arrivati alle realtà senza fili. L’auditorium è stato il luogo che ha ospitato personaggi, in cui la città ha cantato, ballato, fatto teatro, dove ci sono state assemblee animate ed appassionate su temi scottanti per la vita del territorio. Tante pagine di quel che è successo nel Comprensorio in quei trent’anni sono state scritte lì, con passione civile, a volte anche con dolore per le aspre divisioni ideologiche. Chiuso da quasi quindici anni l’auditorium era atteso. Attesissimo. A realizzarlo fu la banca guidata da Silvano Vallini nel 1973, quando ricostruì il palazzo che ospita gli uffici. A riportarlo a splendere, in tempi tutt’altro che facili è una sinergia strategica per il territorio: quello tra la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, che ha acquisito la struttura a patrimonio, e la banca conferitaria che ne ha finanziato il restauro e ne curerà la gestione. Dopo la benedizione, alla presenza delle autorità, con un sindaco Vittorio Gabbanini raggiante, il presidente della Carismi Alessandro Bandini ha espresso «la grande soddisfazioni di restituire alla comunità un luogo che è stato e che sarà prezioso - ha detto - questo è il segno tangibile dell’impegno e dell’attenzione della banca al territorio dov’è nata e dove ha testa e cuore». Il presidente della Fondazione Crsm Antonio Guicciardini Salini rileva come «l’intesa perfetta tra banca e Fondazione, la collaborazione tra i due presidenti sempre all’unisono nei momenti importanti - ha detto - ci ha consentito, pur in tempi difficili, questo regalo al territorio». Quindi parola alla musica creata dalla mani preziose di Ashkenazy e del figlio Vovka. Insieme due pianoforti. Straordinarie atmosfere per un nuovo capitolo che si apre. Sold Out. Grandi applausi.

Carlo Baroni