Cuoiodepur, ritirato il piano di nove licenziamenti

Accordo tra Consorzio e sindacati: i 29 dipendenti rinunciano ai superminimi per due anni La vertenza era scattata a fine marzo e il tavolo delle trattative era «saltato» in aprile

L’impianto di depurazioneL’impianto di depurazione

L’impianto di depurazioneL’impianto di depurazione

Ponte a Egola, 27 maggio 2015 - E’ stato raggiunto l’accordo tra sindacati e Cuoiodepur. Ieri pomeriggio negli uffici provinciali il Consorzio di depurazione di San Romano ha ritirato il piano di nove licenziamenti su un organico di nove dipendenti. La vertenza sindacale di fatto era stata aperta il 23 marzo quando, a seguito di un periodo di analisi delle risorse umane presenti in azienda, e nell’ottica di una riorganizzazione e razionalizzazione delle spese, Cuoiodepur decise di avviare la procedura di mobilità. Durante la trattativa tra azienda e sindacati era emersa la possibilità di un ritiro del piano a fronte del sacrificio dei dipendenti a rinunciare ai premi in busta. Dopo una prima rottura del tavolo delle trattative, tra polemiche e prese di posizione della politica locale – in aziende c’è una partecipazione del Comune di San Miniato i cui rappresentanti nel Cda avevano approvato il piano dei licenziamenti – ieri è stato raggiunto l’accordo.

«Un ottimo accordo – dice Loris Mainardi (Cgil): ritirati tutti i licenziamenti, i dipendenti hanno fatto tutti un passo indietro, i premi sono “congelati“ per due anni nei quali l’azienda s’impegna a reinternalizzare servizi e mansioni esternalizzati. Quest’accordo sarà monitorizzato da entrambe le parti».

Carlo Baroni