Volterra, 20 marzo 2017 - Il bimbo è stato trasportato in ospedale dai genitori dopo una brutta caduta a scuola, ma cosa sia realmente successo in quell’aula resta ancora da chiarire. E’ una storia che coniughiamo al condizionale quella che vi raccontiamo oggi: intanto i fatti, assodati, che ci parlano di un bimbo che si fa male in un istituto scolastico del volterrano.
Il baby studente cade a terra e sbatte la fronte. Inizia a perdere sangue dal naso. Ma c’è anche il tarlo, atroce, che quella caduta possa essere stata provocata (non sta a noi dire se volontariamente o meno) dall’insegnante che – stando alcune ricostruzioni – potrebbe averlo spinto dopo aver perso le staffe.
Quando il ragazzino si è fatto male, qualche giorno fa, non c’erano altri adulti presenti ed i suoi compagni di classe hanno dato versioni abbastanza discordanti sulla faccenda. Dopo la caduta, al bimbo è stato messo del ghiaccio sulla fronte, era piuttosto tranquillo e gli insegnanti gli hanno fatto vedere un cartone animato.
Anche in base al referto del pronto soccorso, il quadro clinico del piccolo non era preoccupante. Fatto sta che, quando mamma e babbo sono andati a prenderlo dopo l’ultimo squillo di campanella non hanno perso un minuto e, con il cuore in gola e tanti dubbi laceranti nella testa, hanno imboccato la strada per il pronto soccorso. Della faccenda, delicatissima, si sta occupando l’istituto scolastico comprensivo del territorio.
«Dobbiamo fare alcune verifiche – ci spiega la preside Nadia Tani - ci sono sfumature diverse e il nostro compito, difficile, è individuare quella giusta. Certo, il fatto ha destato molta preoccupazione a scuola. Quel che voglio dire a tutti è che dobbiamo evitare un clima da caccia alle streghe. L’insegnante? Stiamo parlando di una persona che ha diversi anni di servizio alle spalle e che non ha mai avuto problemi di questo genere. E sono preoccupata anche per lo stesso clima che potrebbe crearsi. Ma noi, come istituto, faremo i nostri dovuti passaggi per capire e chiarire tutto».
Dunque, potrebbe trattarsi di un incidente in classe: l’insegnante potrebbe aver urtato inconsapevolmente contro il piccolo, facendolo cadere. Dinamiche che accadono anche fra le mura domestiche, senza che si debbano bollare mamme, babbi o nonni come un orchi malvagi che maltrattano piccini.
Oppure, ed il condizionale resta d’obbligo, l’insegnante potrebbe averlo strattonato, intenzionalmente e con un po’ troppa veemenza, fino a farlo cadere a terra. Dei fatti, nei prossimi giorni, si occuperà anche l’assessore all’istruzione Alessia Dei.