Banchettano nella tomba etrusca. Raid dei vandali ma danni contenuti

Ansia per il sito archeologico ‘Bianchi’: "Un gesto stupido"

Tomba etrusca

Tomba etrusca

Volterra (Pisa), 17 agosto 2017 - Si sono intrufolati tranquillamente nel cuore di uno dei sepolcri più antichi lasciati in eredità dal popolo etrusco: i vandali hanno scardinato il lucchetto messo a protezione del tumulo etrusco a tre camere noto a tutti come tomba Bianchi (perché rinvenuto all’ombra dell’omonimo ex padiglione del manicomio) si sono addentrati fra i misteri sacri del sepolcro ed hanno acceso un bel falò.

Sì, proprio così: probabilmente la ciurma di visitatori clandestini ha dato fuoco alla legna per avere più visibilità nel buio totale della tomba. A caccia, chissà, di qualche tesoro del passato remoto. Ma il gruppetto è rimasto a bocca asciutta.

"Abbiamo effettuato un sopralluogo insieme al consigliere comunale Massimo Fidi – ci racconta Renzo Provvedi, presidente di Sos Volterra, l’associazione che veglia sull’antica necropoli – è andata bene, possiamo tirare un sospiro di sollievo, la comitiva non ha fatto danni ingenti e non si è spinta fin dentro la tomba Inghirami. All’interno della tomba Bianchi, abbiamo trovato diversi ceppi arsi e una bomboletta del gas, usata sicuramente per accendere il fuoco. Il danno è davvero minimo, anche se resta un po’ l’amaro in bocca per un gesto tanto stupido e di cattivo gusto".

La tomba, ricordiamo, non è aperta al pubblico: i suoi segreti vengono svelati in occasioni del tutto eccezionali, come le giornate del Fai di primavera. Ma qualcuno ha avuto la pensata di violare quello scrigno antico: del resto, non è certo la prima volta che le necropoli cittadine vengono prese di mira da mani vandaliche o dall’insolenza sfrontata di ignoti. Solamente la scorsa settimana, giusto per fare un esempio, qualcuno ha abbandonato sacchi di spazzatura a due passi dalla necropoli dei Marmini. Qui, anche nel passato recente, le tombe etrusche hanno «occhieggiato» sotto piccole discariche abusive.