Tmm, il giorno della verità. Le speranze prima del vertice

Intanto al presidio degli operai un sindacalista Ferrari

Gli operai Tmm con il delegato sindacale Ferrari

Gli operai Tmm con il delegato sindacale Ferrari

Pontedera, 21 agosto 2017 - Sarà davvero l’ora della verità? O ci sarà, come sperano un po’ tutti, l’apertura di un primo varco, almeno un piccolo spiraglio d’ossigeno per gli 84 ex lavoratori Tmm di Pontedera licenziati in tronco dall’azienda satellite di Piaggio? Di certo le ex tute blu oggi guardano con speranza (ed ansia) a Firenze. Nelle stanze dei bottoni del governo Rossi, oggi alle 10 si consumerà il primo incontro fra i sindacati, il sindaco Simone Millozzi e la Regione all’unità di crisi. E l’azienda ci sarà o no?

Lo sapremo solamente oggi ma la volontà, netta, che Tmm ha espresso per bocca del commissario liquidatore solamente una settimana fa («Si tira dritto», ha detto in sostanza l’azienda), non fa certo ben sperare. L’obiettivo, considerata l’enorme muraglia che ha alzato l’azienda, è presto detto: sfruttare al massimo il tempo concesso (sono 72 i giorni spaccati, e spendibili, dall’apertura della vertenza), per trovare una via d’uscita. Un nuovo compratore, o qualcuno interessato a rilevare almeno rami d’azienda. Insomma, oggi al presidio allestito proprio di fronte a quei cancelli che l’azienda ha serrato senza sentire ragioni, l’attesa sarà sicuramente snervante.

Intanto gli ex dipendenti non mollano la presa: sotto il caldo opprimente, proseguono la loro battaglia di fronte alla fabbrica. Via Facebook comunicano con il mondo, aggiornano minuto dopo minuto sulla situazione. E la solidarietà dilaga oltre i confini di Pontedera e dintorni: ieri mattina, al presidio, è arrivato Matteo Parlati, Rsu Fiom Ferrari di Maranello. Gli operai di Continental fanno a turno per portare cornetti e cappuccini ai loro colleghi più sfortunati. Ci sono dipendenti della Pistoni che ogni giorno transitano dalla tenda per una parola di conforto. C’è il Comune, che non abbandona questo esercito di disoccupati: non c’è giorno che il sindaco Simone Millozzi o qualcuno della sua squadra di governo non venga al presidio per passare un po’ di tempo con gli operai in lotta.

E poi ci sono le rime di Roberto Paoletti, l’operaio «Menestrello» licenziato che adesso sta raccogliendo una serie di testimonianze fotografiche del picchetto di protesta. «L’azienda ha calpestato la nostra dignità di lavoratori» recita uno dei cartelli appesi al presidio. E le ex tute blu andranno avanti nella loro battaglia, a testa alta.