Operai Tmm si mobilitano per la colletta alimentare

Il bilancio dell'iniziativa: un ottimo risultato per la Valdera

Alcuni operai della Tmm impegnati nella raccolta alimentare

Alcuni operai della Tmm impegnati nella raccolta alimentare

Pontedera, 17 ottobre 2017 - Solidarietà chiama solidarietà. Così alla raccolta alimentare Coop di sabato scorso ha partecipato anche una delegazione dei lavoratori della Tmm, ormai in presidio permanente davanti al cancello chiuso della loro fabbrica. Armati di pettorine e sacchetti tanti volontari hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa della Coop Valdera. A Pontedera nelle due Coop e a Fornacette sono stati raccolti 4.657 kg, a Bientina 2.393 kg e a Ponsacco 1.734 kg per un totale di 8.784 kg.

«Un ottimo risultato per la Valdera – ha commentato Eguenio Leone del Banco Alimentare – grazie alla Coop per la disponibilità e alla sezione soci Coop Valdera per l’organizzazione e la passione, ai tanti volontari singoli o delle associazioni caritative della Valdera per aver donato del tempo prezioso dimostrando ancora una volta il grande valore del volontariato». Una rete di aiuto per donare beni di prima necessità alle famiglie del territorio che ne hanno bisogno.

«Ma soprattutto grazie alle migliaia di persone che generosamente hanno donato un po’ della loro spesa condividendo il bisogno degli altri. – Ha continuato Leone – Tutto sarà distribuito in settimana alle associazioni di Bientina, Ponsacco e Pontedera che a loro volta lo doneranno attraverso le mense o i pacchi famiglia a chi ha più bisogno».

Un'iniziativa ormai conosciuta e attesa entrata nel cuore dei residenti della Valdera. «C’è stato un notevole incremento nella partecipazione dei volontari singoli – ha sottolineato Leone – in più ci sono state molto meno persone che hanno rifiutato la busta adducendo i motivi tipici del prima gli italiani».

«Seminare e testimoniare con la propria azione la solidarietà porta a far crescere il capitale sociale delle nostre comunità, ed è un bene importante, tanto quanto il cibo raccolto e redistribuito», conclude Leone.