Il testamento è falso: "L’infermiere lasci la villa"

La ricca eredità della vedova Pierotti è del nipote

L'erede Paolo Pierotti

L'erede Paolo Pierotti

Pontedera, 24 agosto 2016 - ANCHE la giustizia civile, come già quella penale, ha dichiarato falso il testamento della deceduta vedova Fiorenza Pierotti. Un testamento che sarebbe stato a vantaggio di Santo Balfino che invece è stato condannato a lasciare la villa di 16 stanze che si affaccia su viale IV novembre. Una villa che occupa illegittimamente – secondo i giudici – ormai da sei anni. Santo Balfino dovrà, inoltre, risarcire l’erede della defunta (ovvero l’avvocato Paolo Pierotti) con 21 mila euro.

E’ STATA LUNGA – e per certi versi continua a esserlo – e intricata la vicenda della villa situata su lato sinistro (direzione via Roma) dell’ex viale ‘vip’ di Pontedera. Un complesso di tre edifici con ampio giardino dove l’ultima abitante della famiglia Pierotti è stata la signora Fiorenza. Morta nel 2010 in età avanzata e con l’assistenza di due badanti e dell’infermiere di origine eritrea Balfino (da decenni comunque cittadino pontederese). Balfino fin dal 1980, come lui stesso ha spiegato più volte ai giudici per difendere il testamento a suo favore, era diventato amico, confidente e uomo di fiducia della vedova. Fino al punto, ha sostenuto Balfino – sia in sede penale che civile –, di avere il testamento a suo favore: «senza alcuna pressione né inganno né approfittando delle condizioni di salute e mentali della Pierotti». Mentre l’avvocato Paolo Pierotti, erede legittimo in quanto figlio del fratello della signora Fiorenza, vedova senza figli, che aveva rinunciato all’eredità, ha sempre sostenuto il contrario ribadendo che era lui ad assistere, per le pratica patrimoniali e per le esigenze di vita, la zia Lorenza. Poco dopo il decesso della proprietaria, Balfino prese possesso della villa chiudendone l’ accesso anche con una catenaccio al cancellino.

E DA allora non si è più voluto muovere, nonostante le pressioni dell’avvocato Pierotti che infine ricorse ai tribunali, prima penale e poi civile, vincendo le cause in tutti e due i campi perché entrambe le magistrature hanno dichiarato falso (anche e soprattutto in seguito a una perizia calligrafica), il testamento olografo. L’infermiere-fisioterapista ora deve lasciare la villa. E vedremo se lo farà.

LA VICENDA fu portata alla luce dallo stesso avvocato Pierotti, difeso dagli avvocati Enrico Colombaioni e Paola Panicucci e sollevò scalpore e interesse in città anche per la notorietà dei due protagonisti, entrambi conosciuti nei rispettivi campi lavorativi.