Stella Maris, licenziati nove operatori indagati per maltrattamenti

Fauglia, altri tre i procedimenti sono in corso. Le famiglie chiedono alla Procura di indagare anche chi doveva controllare e non l'avrebbe fatto

Tribunale di Pisa

Tribunale di Pisa

Fauglia, 19 settembre 2017 - Il giro di vite c'è stato. Nove dei dodici operatori indagati per i presunti maltrattamenti ai danni di ventitré disabili ospiti nella struttura di Montalto della Fondazione Stella Maris, sono stati licenziati. Su altri tre (anche questi già colpiti da misura cautelare disposta dal Gip di Pisa) il procedimento è ancora in corso. «La Fondazione Stella Maris aveva promesso severità e così è stato con questi nove licenziamenti che ci ha comunicato la direzione – dice l’avvocato Annalisa Cecchetti, portavoce di Agosm, associazione che riunisce i genitori degli ospiti – . Le famiglie hanno apprezzato molto queste decisioni». Da sottolineare che tra gli indagati figurano anche contratti a termine che non sono stati rinnovati. Intanto l’inchiesta vive una fase cruciale – come anticipato nell’edizione di domenica de La Nazione – perché all’esito della visione dei video molti genitori delle presunte vittime hanno presentato querela. «Con queste querele – spiega l’avvocato Cecchetti – i genitori vogliono da una parte che nel mirino degli inquirenti finiscano anche reati perseguibili a querela di parte, e dall’altra vogliono sostenere l’indagine in modo che sia più completa possibile. Le querele sono molto argomentate affinché, se la Procura lo riterrà, venga indagato anche un livello superiore, quello che avrebbe dovuto controllare e che potrebbe non aver controllato, oppure soggetti che hanno visto e taciuto quello che accadeva». Un punto, questo, sul quale, insiste anche l’avvocato Francesco Guardavaccaro che difende uno degli indagati: «chiudere l’inchiesta a livello base mi sembrerebbe assolutamente riduttivo».

«Le famiglie– prosegue l’avvocato Cecchetti – tengono molto ai risultati dell’inchiesta, ma guardano anche al futuro e apprezzano l’impegno della Stella Maris anche per portare miglioramenti a Montalto. Saranno costruiti nuovi bagni e fatti vari lavori, così come anche dal punto di vista dei programmi educativi le cose sono molto cambiate in senso positivo». Questi lavori sulla struttura, potrebbero comportare il trasferimento di 11 soggetti a Marina di Pisa dove, comunque, devono essere fatti dei lavori per ampliare la sede. Altra novità importante che annuncia l’avvocato Cecchetti è il via libera arrivato dall’ispettorato del lavoro per l’istallazione dei telecamere: «Questo è stato un risultato molto importante». L’indagine sulla struttura diMontalto scattò in seguito alla denuncia di una coppia di genitori di un paziente. Da qui la decisione di installare le microspie in un refettorio. I provvedimenti cautelari da parte dell’autorità giudiziaria – e poi quelli disciplinari da parte della Fondazione Stella Maris – sono stati presi all’esito della visione delle indagini. Ma il caso non è ancora chiuso e la lista degli indagati a vario titolo, appunto, potrebbe allungarsi ancora