Ultimo appuntamento con il festival Sete Sois Sete Luas

Al parco fluviale a La Rotta musica e arte da vari Paesi del mondon con Les Rythmes des 7Lunes. Il dialogo tra i popoli al centro del festival e del recente incontro tra l'amministrazione comunale di Pontedera e il premio Nobel Mohamed Mahfoudh

I componenti della band Rythmes des 7Lunes

I componenti della band Rythmes des 7Lunes

Pontedera, 20 luglio 2017 - Incontro di culture al parco fluviale con i ritmi Sete Sòis Sete Luas. Si chiude stasera, 20 luglio, alle 22, nella nuova location del parco fluviale a La Rotta, la XXV edizione del festival Sete Sóis Sete Luas nella sua storica tappa pontederese. Il festival nomade e itinerante, che viaggia sulle rotte del Mediterraneo e nell’Atlantico, trasportando musica e arte da una sponda all’altra, saluta il pubblico con una delle sue produzioni musicali originali, Les Rythmes des 7Lunes. Una band multiculturale, in pieno spirito Sete Sóis, composta da cinque musicisti. A dirigere la band sarà Josè Peixoto, compositore e chitarrista portoghese ex componente dei Madredeus. Fanno parte della band la violinista abruzzese Elena Floris che da molti anni collabora con l’Odin Teatret, il bassista capoverdiano Lucio Vieira, la percussionista israeliana Liron Meyuhas (la gitana) e il marocchino Adil Smaali (Aywa e Les Boukakes) alla voce e al guembri, uno strumento a corde pizzicate della tradizione musicale dei popoli Gnawa. Il concerto sarà un esempio di dialogo tra i popoli. Di dialogo tra popoli e integrazione si è parlato anche con il premio Nobel, Mohamed Mahfoudh, che è stato ospite a Pontedera martedì 18 luglio per un incontro col sindaco nella sala conferenze del Comune di Pontedera. Un incontro che ha avuto come protagonisti la nuova Costituzione tunisina,le similitudini tra Italia e Tunisia e il festival Sete Sòis Sete Luas. L'avvocato ha illustrato la situazione del suo Paese e i cambiamenti che ha apportato con l'introduzione del testo legislativo che egli stesso ha approvato. Il tunisino ha esposto dunque le differenze tra il sistema politico del passato e quello odierno del suo Paese, sottolineando il raggiungimento dell'uguaglianza tra uomo e donna."E' un traguardo a cui tengo particolarmente - ha detto il premio Nobel - in quanto è l'unica caratteristica a differenziare la Tunisia dagli altri paesi arabi". E' stato trattato anche il tema delle analogie tra i due stati coinvolti nell'incontro; per quanto diversi possano sembrare,hanno un passato comune che risale ai tempi dell'Impero Romano. "Un tempo la Tunisia era sottomessa all'Impero Romano - racconta Mahfoudh - e Settimio Severo era il primo Imperatore romano ad avere origini nordafricane". (hanno collaborato Virginia Bandecchi e Federico Severino)