Consigli per diventare scrittori: «E’ un lavoro. Non un hobby»

Simone Giusti, calcinaiolo per amore: «Puntate ai grandi editori»

Lo scrittore Simone Giusti

Lo scrittore Simone Giusti

Calcinaia, 23 agosto 2016 - La passione della scrittura arde in tanti, ma quanti riescono poi a pubblicare i loro scritti? Il lavoro dello scrittore è duro e pieno di insidie, ma importante è non abbattersi e armarsi di buona volontà.  «Fare lo scrittore è un mestiere, non un hobby-  dice risoluto Simone Giusti, scrittore, sceneggiatore e regista - bisogna leggere, documentarsi, esercitarsi sulla scrittura. Essere ‘scrittore’ non dipende dalla pubblicazione, ma dal lavoro che si fa a monte».

Da tempo alle prese con case editrici, libri pubblicati e piattaforme on line, Giusti ha qualche consiglio da dare a chi si vuole avventurare nel magico, e ostico, mondo dell’editoria. «Dopo tanti anni mi son fatto l’idea che gli editori che lavorano e investono sugli autori sono pochi – racconta lo scrittore pisano, calcinaiolo per amore – meglio puntare direttamente ai grandi editori. Le piccole case editrici, anche se non chiedono compensi, spesso non si occupano della distribuzione e propongono contratti vincolanti».

Come raggiungere le grandi case editrici? E’ davvero impossibile? «I grandi editori ultimamente si stanno aprendo, guardano molto a internet e fanno concorsi. La selezione è micidiale, ma non è impossibile. Importante è anche sapersi creare un pubblico, attraverso un buon uso dei social – spiega l’autore che ha all’attivo diverse pubblicazioni –. Altra strada, da percorrere contemporaneamente, è quella di diventare un indie writer e sfruttare le possibilità offerte da Amazon».

La piattaforma di e-commerce pare essere diventata un buono strumento per aspiranti scrittori. «È un fenomeno nuovo e mi sembra attualmente la soluzione migliore – specifica Giusti, che si auspica una collaborazione tra scrittori indipendenti –. Bisogna caricare bene il proprio e-book, scegliendo con cura la categoria. Amazon ha un sistema per cui suggerisce e promuove i titoli più gettonati».

«È importante – continua ancora Simone Giusti – però saper confezionare bene il libro, dalla copertina, e a chi non è un grafico consiglio di rivolgersi a un professionista o al sito Fiverr, alla cura del testo, con l’apposizione del codice isbn, acquistabile con pochi euro».

«Se poi uno vuole anche la copia cartacea allora consiglio di portare tutto il pacchetto ben confezionato a una tipografia – aggiunge ancora lo scrittore Simone Giusti concludendo le sue argomentazioni –. La stampa da sola permette di avere margini di guadagno con la vendita del libro e i diritti d’autore rimangono a chi lo ha scritto, e questa è una delle cose più importanti».