Santa Maria a Monte: "Nessuno affitta ai profughi. Perché..."

La sindaca Parrella. "Danneggiarono le case"

La sindaca di Santa Maria a Monte, Ilaria Parrella

La sindaca di Santa Maria a Monte, Ilaria Parrella

Santa Maria a Monte, 19 agosto 2016 - «Santa Maria a Monte ha già accolto in passato piccoli nuclei di profughi. Tuttavia, alcuni hanno lasciato i locali in pessime condizioni determinando così una oggettiva difficoltà dei proprietari a rinnovare la locazione e nel contempo a trovare altre persone disponibili ad affittare». Lo scrive il Comune di Santa Maria a Monte che torna così sull’argomento profughi più volte al centro del dibattito perché Santa Maria a Monte è uno dei pochi comuni della provincia a non ospitarne alcuno. Ma ora è chiaro il perché. Non si tratta assolutamente di una volontà politica, ma di problemi di spazi. Il Comune non ne ha e i privati non li mettono a disposizione perché in passato sono rimasti «scottati».

«A inizio giugno la giunta ha avuto un incontro con la Prefettura, con il prefetto vicario Valerio Massimo Romeo e con il dottor Lombardi, insieme alle agenzie immobiliari del territorio per offrire la collaborazione nella ricerca di alloggi per l’accoglienza», precisa la sindaca Ilaria Parrella. In quella riunione la vicesindaca e assessore al sociale, Manuela Del Grande, fece presente il «quotidiano aumento della povertà che non è più limitata agli stranieri ma che coinvolge sempre di più connazionali» e che «le risorse a disposizione del Comune sono poche visti i continui tagli del governo nel sociale». «Fermo restando che non esistono pregiudizi contro i profughi – aggiunge Del Grande – non si può continuare a ricevere persone, senza distinguere tra veri e falsi profughi. Accettare tutti non garantisce servizi dignitosi e accoglienza vera. Serve un reale aiuto dall’Europa anche per orientarsi sugli aiuti nei loro Paesi».

«Ci siamo rivolti sia alle parrocchie, ove sempre abbiamo trovato massima disponibilità, che ai cittadini per cercare soluzioni all’accoglienza – conclude la sindaca Parrella – Ma, nonostante la collaborazione di tutti, non siamo ancora giunti a realizzarla. Abbiamo inoltre dato la nostra disponibilità per acquisire un immobile confiscato alla mafia e segnalatoci dall’associazione Libera per destinarlo all’accoglienza e su questo siamo in contatto con la Prefettura».