Pontedera, 9 ottobre 2016 – Dai sit in e gli scioperi alla raccolta firme sulla piattaforma online Change.org. La protesta dei lavoratori Iscot si sposta adesso sul web per sensibilizzare anche il popolo di internet. Il sito si occupa di petizioni digitali e gli operai che lavorano per la Sole in poche ore hanno ottenuto quasi 100 firme. Le motivazioni delle ultime proteste e della raccolta firme sono nel testo della petizione. «Pochi giorni prima dell'entrata a lavoro, secondo quanto stabilito dal contratto indeterminato previsto dal 1 ottobre, – scrivono – il responsabile del personale convoca i due lavoratori nominati rappresentanti sindacali e comunica loro “l'impossibilità di rientrare presso il posto di lavoro dello stabilimento della Sole”. Nessuna giustificazione addotta, solo le esplicite minacce per accettare trasferimenti presso altri stabilimenti sparsi per l'Italia, o la firma di un licenziamento volontario in cambio di una buonuscita, o la dispensa “retribuita” dal lavoro in attesa di ulteriori proposte». L’obiettivo è sensibilizzare Pontedera, raccogliendo nomi e cognomi di chi vorrà sostenere la battaglia intrapresa dai 7 lavoratori Iscot. «Chiediamo ad ogni lavoratore, ad ogni delegato sindacale, ad ogni cittadino, ad ogni realtà politica, associativa e sindacale di sostenere questa piccola grande vertenza. – concludono – E' attiva una cassa di resistenza per appoggiare economicamente questi lavoratori che sono in sciopero oramai da un mese. Serve che ciascuno si faccia megafono di questa battaglia, che comunichi a chiunque subisce quelle medesime condizioni che scatenarono la lotta, che reagire è possibile e che non si è soli. Il presidio è aperto, è una base di questa lotta e per le lotte future, per questo richiede presenza e sostegno». (Su La Nazione di oggi, domenica 9 ottobre, le testimonianze dei lavoratori)