Spruzza gas in casa del medico: «Ma abbiamo annusato la truffa»

Il racconto del dottore Nesi: «Faccia a faccia con il ladro»

L'intervento dei carabinieri

L'intervento dei carabinieri

Pontedera, 27 giugno 2017 - «E’ entrato un uomo in casa nostra mentre c’era mia moglie con una sua amica. Per fortuna la signora che si era avvicinata al cancello dopo aver visto mia moglie rientrare ha avuto la prontezza di venirmi a bussare alla porta dell’ambulatorio; sono uscito, ho cominciato a urlare e l’uomo è scappato». E’ il racconto del dottor Roberto Nesi, medico molto conosciuto a Pontedera anche per i suoi trascorsi con la società granata. 

Abita in via Firenze il dottor Nesi con la moglie che ha avuto un forte choc dopo il faccia a faccia con il ladro. Ladro che sicuramente voleva usare la tecnica del falso guasto all’impianto del gas.

«In casa c’era un forte odore di gas o comunque di qualcosa di molto simile – dice ancora il dottor Nesi – L’uomo che è entrato l’ha spruzzato ovunque, anche nelle camere e nel bagno. Evidentemente voleva dimostrare che fosse in atto un guasto e, fingendosi un tecnico, poi derubarci. Invece, meno male, l’amica di mia moglie ha avuto la prontezza di non cascare nella truffa e, quando il malvivente le ha detto di uscire perché c’era una perdita, lei è venuta a bussarmi alla porta. Stavo facendo ambulatorio e sono uscito subito dalla stanza. Mi sono trovato di fronte il ladro e ho iniziato a urlare. Lui, forse vedendomi così grosso, deve aver avuto paura ed è scappato oppure si è visto in trappola e ha preferito darsela a gambe. Ha saltato due cespugli di rose e via, di corsa. Sicuramente aveva vicino un complice e un basista perché sapeva troppe cose di noi e di mia moglie».

In via  Firenze, la prima strada che dal centro porta al villaggio scolastico, a fianco del Bar Baldini, sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza del 118, allertato dal medico perché non sapeva cosa le due donne avessero respirato. Alla fine non c’è stato bisogno dell’ospedale e neppure dell’intervento dei sanitari dell’ambulanza che si sono limitati a dare un po’ di conforto alle due donne.