Donna musulmana in acqua con la tunica, «Col burkini si può fare il bagno in piscina»

Mille polemiche sul caso. Parla l'assessore allo Sport del Comune di Pontedera

L’assessore Matteo Franconi

L’assessore Matteo Franconi

Pontedera, 23 luglio 2017 - «Se il burkini è il vero burkini, cioè quello che vediamo indossare di consueto anche alle atlete musulmane, dico che il burkini è semplicemente un costume. Diverso dal nostro, ma un costume da bagno... Quindi che problema c’è? Non capisco perché dovrebbe essere vietato nei nostri impianti». Con un gioco di parole l’assessore allo Sport Matteo Franconi ‘dribbla’ la polemica scoppiata (anche su Facebook) e la definisce sterile nonché strumentale.

«Nel caso specifico di qualche giorno fa, dalla piscina di Pontedera ci hanno rassicurato sulla semplice risoluzione del caso – aggiunge –. La donna in questione, tra l’altro, non aveva il burkini e non si è tuffata. In generale però credo non sia corretto fare discriminazioni, legandoci ad un’idea tradizionale di costume da bagno. Nessuno dovrebbe stupirsi. Le nuotatrici musulmane di tutto il mondo indossano questo capo anche alle Olimpiadi».

In realtà in Valdera il dilemma non si è (ancora) neppure posto. Nessun gestore di impianti si è (era?) dovuto – almeno finora – fermare a rifletterci su. La società che cambia, diventando sempre più multietnica, rende però ormai inevitabile il confronto tra le istituzioni e tra la gente comune.

«Fino ad un decennio fa non è stato necessario concentrarsi sulla definizione di costume da bagno – aggiunge Daniele Biasci, responsabile della piscina comunale dove è avvenuto il ‘curioso’ incidente –. L’altro giorno il bagnino ha fatto capire senza difficoltà alla signora musulmana in abito tradizionale che non poteva immergersi nella vasca, ma l’episodio è significativo: abbiamo capito che è necessario impegnarci per diffondere il concetto di igiene personale tra tutti i nostri utenti. Forse rimarcheremo certi ‘vecchi’ concetti, dati per scontato, anche rinnovando il regolamento. Intanto per la prossima stagione, vogliamo ribadire con forza ancora maggiore l’obbligo di fare la doccia prima di nuotare nelle vasche interne mettendo a disposizione delle persone addirittura il sapone. Il rispetto per gli altri passa anche da questi piccoli grandi gesti. E qui davvero non si tratta di religione o di cultura...».