Volete usare le palestre comunali? "Allora adesso pulitele e riparatele"

Aperto il bando per la gestione: tante le novità per i privati

Una esercitazione di auto-difesa in una palestra di Pontedera. Cambiano le modalità di gestione

Una esercitazione di auto-difesa in una palestra di Pontedera. Cambiano le modalità di gestione

Pontedera, 14 agosto 2017- Volete usare e gestire le sei palestre scolastiche di Pontedera in orario extrascolastico, insomma di pomeriggio? Dovete presentare richiesta al comune entro il 24 agosto e soprattutto dovete essere ufficialmente disposti a tenerle pulite, con servizi funzionanti, sorvegliate e così via, fino alla richiesta di fornirle di un kit sanitario di pronto intervento. Mentre, fino a ora, erano le scuole stesse a svolgere questi servizi. Anche in questo settore – soltanto all’apparenza secondario perché le attività sportive sono da tempo diventate a tutti gli effetti un settore primario della vita moderna –, cambiano infatti le regole spostando una parte gli oneri dalla parte pubblica a quella privata. O comunque, privato-sociale.

Già successo qualcosa di simile, a esempio, col bar dell’istituto Fermi (vedi articolo qui a fianco ndr.) per la cui gestione è stato promulgato un bando che prevede il pagamento di un ‘affitto’ di 16 mila euro annui per chi intende gestirlo per i prossimi 3 anni, imponendo anche regole come quella di 3 addetti ‘fissi’ nelle ore di attività scolastica. Mentre fino a ora era gestito dall’associazione Guarnieri (ex preside) nata all’interno della scuola e appoggiata dall’Arci. Dunque il concetto alla base di queste novità, quello di non gravare sulla parte pubblica, si allarga e arriva, appunto, alle palestre che ospitano attività sportive o simili in orario extrascolastico. A Pontedera sono quelle degli istituti comprensivi Gandhi (una fuori del ponte e l’altra al Romito), Pacinotti e Curatone (palestra Marconcini), del liceo (scientifico e classico) XXV Aprile e del Fermi nella città scolastica e di ‘proprietà’ provinciale.

Il bando partecipativo promosso dal comune (su delega della Provincia per quanto riguarda le due palestre della città scolastica) si basa sul presupposto che che non ci saranno oneri economici perché le società e gruppi sportivi hanno una finalità sociale ma che, al tempo stesso, saranno queste società e gruppi a garantire, come detto, la sorveglianza, la pulizia, i piccoli interventi di manutenzione in tema di serrature, chiavi, rubinetterie, wc, canestri o reti di volley, e così via. E se le le società e i gruppi faranno ricorso ad addetti, dovranno esser loro a provvedere agli eventuali compensi. Il comune garantirà la luce, l’acqua e il metano ma al tempo stesso si autogarantisce la possibilità di verificare l’andamento della gestione stessa. Insomma, una piccola rivoluzione culturale che in qualche modo coinvolgerà migliaia di persone a Pontedera ma che dovrà esser praticata in tutte le palestre scolastiche comunali e provinciali.