La scuola ricorda Lorenzo Malacarne

Ponsacco, un'asta d'arte per lo sfortunato giovane morto in un incidente

Lorenzo Malacarne

Lorenzo Malacarne

Ponsacco, 8 dicembre 2016 - Trovarono la morte sulla via delle Colline per Legoli. Lui, sul colpo, lei dopo 48 ore. Due studenti che non hanno mai abbandonato la loro scuola, anche adesso. Vengono ricordati ogni giorno. E, proprio in memoria di Lorenzo Malacarne, che abitava a Ponsacco e frequentava il liceo artistico di Cascina, scomparso in un incidente stradale a 18 anni il 6 luglio insieme a Sara Cicciotto, studentessa del Montale di Pontedera, si terrà la mostra-asta di scultura, incisione e design del vetro. Il ricavato sarà riutilizzato per strutture e materiali didattici.

Un’iniziativa che si svolgerà il 13 dicembre alle 16,30 nella sede pisana, in via San Frediano e che sarà aperta anche ai cittadini.

Le opere (vetro soffiato, sculture, incisioni, neon) saranno esposte dal pomeriggio del 12 in aula mostre della scuola. Il programma. Suoneranno per lui (una delle anime della precedente edizione dell’evento, il suo sogno era proprio il mondo dello spettacolo) un duo (Sound strip) al suo debutto, composto da una ex allieva del serale dell’artistico Maria Zinno (viola) e Andrea Marra (chitarra). Apriranno con il brano de Le Zeppelin, «La strada per il paradiso». Sarà poi proiettato un filmato realizzato dagli stessi alunni in memoria del loro compagno di calsse.

Davanti agli altri allievi, alle famiglie dei due ragazzi e anche a una rappresentanza del «Montale». «Lorenzo era una persona straordinaria, uno studente fantastico», lo ricorda la dirigente scolastica Gabriella Giuliani. «Univa la sua sana educazione ad una vitalità che non passava inosservata». Un attore nato.

«Talento naturale e generoso per il palcoscenico aveva condotto tutti gli spettacoli di fine anno e l’asta di beneficenza con ironica e genuina intelligenza. Lo avevo scelto fra 800 ragazzi: aveva incantato tutti». Così lo aveva descritto il giorno del suo funerale. «Lo abbiamo conosciuto come studente impegnato e sempre pronto a migliorarsi, nonostante i suoi risultati fossero già ottimi. Si leggeva in lui un’educazione antica, vera e autentica, quella che i suoi amatissimi genitori e nonni gli avevano regalato. Lorenzo credeva fortemente nella scuola come promozione personale e sociale. Aveva riposto grandi speranze nel futuro e non era difficile immaginare che avrebbe realizzato molti dei suoi sogni. Ci resta un vuoto incolmabile e l’illusione che nel ricordo possa ancora essere tra noi».