Palazzo Pretorio diventa 'Palp', anteprima ricca di sorprese / FOTO

Ristorante, arte internazionale e tanti eventi. Attesa per l'apertura

Gli organizzatori della mostra

Gli organizzatori della mostra

Pontedera, 7 dicembre 2016 - La prima sorpresa è il nuovo nome: Palp, ovviamente abbreviazione di Palazzo Pretorio. Ecco allora il primo sguardo oltre la recinzione: un’anteprima dell’inaugurazione di domani che anticipa – a sua volta – di un giorno (venerdì) l’apertura della mostra meraviglie a tutto il pubblico.

Un restauro e rilancio a nuova vita che dal loggiato al piano terra – fino al primo piano – appare superiore, almeno per noi, a ogni previsione e ad ogni aspettativa. Tutto davvero molto bello. E meraviglie si possono ammirare anche nella mostra ‘Tutti in moto’, titolo significativo in molti sensi, che pare rappresentare il «top» dell’arte raggiunto a Pontedera da una cinquantina d’anni, non essendo in grado, chi scrive, di far confronti con le mitiche mostre dell’«Autunno pontederese» del dopoguerra e anni ’’60.

La mostra si divide fra il Palazzo Pretorio, pardon «Palp», e il Museo Piaggio ma restando sempre in tema di motori artisticamente interpretati.

Fuori e dentro erano in attività anche ieri, e lo saranno anche oggi e magari anche domani mattina, decine di muratori, carpentieri, cuochi e quant’altro: personale necessario per aprire il bar-ristorante nel loggiato seicentesco ora munito di vetrate, tendaggi e arredi verdi. Ma oltre a questi ambienti ci sono anche piccole stanze.

La più importante e più bella contiene anche piccoli disegni storici recuperati soprattutto nel soffitto. Una stanza che si apre in fondo al loggiato e culmina nella parete dove un tempo c’era il monumento ai caduti delle patrie guerre d’indipendenza e dove ultimamente era stato eretto il busto al generale Della Chiesa.

Il bar opererà soprattutto nel loggiato e il ristorante, a quel che si capito, avrà una cucina in vista, come oggi è abbastanza di moda. Il tutto nell’eleganza e nella raffinatezza.

Il primo piano, quello delle due sale udienze e degli uffici degli impiegati e cancellieri al tempo della Pretura e poi del Tribunale, è stato invece trasformato in una galleria d’arte suddivisa in ben undici locali più il lungo corridoio. La mostra è dedicata al tema dei motori, di come grandi artisti come Fattori, Bianchi, Viviani, Carrà, Boccione, Dottori, Levi e tanti altri, hanno raffigurato la velocità.

Cominciando dai cavalli e dalle barche a vela o a remi che per millenni – e fino all’800 – hanno assicurato la mobilità umana. Poi arriveranno i treni e i tram, le motociclette, le mongolfiere e i dirigibili, quindi le auto e infine gli aerei. Fino ai moderni jet. In questa storia Pontedera può orgogliosamente vantare un posto significativo perché qua il treno arrivò prima che a Milano o a Roma mentre si alzarono dalle sue campagne i dirigibili: compreso quello che raggiunse tragicamente il polo nord.

E sempre da Pontedera cominciarono ad alzarsi in volo dall’aeroporto delle Curigliane i primi aerei fino ad arrivare ai bombardieri che subito dopo la guerra lasciarono il posto alle due ruote. Il tutto fino alla Vespa, lo scooter più conosciuto nel mondo: un simbolo che, nonostante tutto, continua a fare di Pontedera capitale europea delle motorizzazione leggera.

Resta una domanda: ce la farà Pontedera a sostenere l’impatto con un palazzo così bello – vedere, da domani e soprattutto dopodomani, per credere – e a continuare a portare in città iniziative artistiche come questa sulla storia dei motori? Il sindaco Simone Millozzi stava per pronunciare un tranquillo «sì» quando la neo presidente della Fondazione per l’arte, Daniela Pampaloni, ha gridato un «sì» a tutto polmoni. Sentiti auguri e in bocca al lupo, nell’interesse della città, al Palazzo divenuto Palp.