Caso Prometeo, fumata grigia: in bilico il reintegro dell’operaio

Tribunale, lavoratore sorpreso a pulire la strada seduto sul furgone

LE IMMAGINI Uno scatto ricavato dal video che ha poi dato il via al licenziamento

LE IMMAGINI Uno scatto ricavato dal video che ha poi dato il via al licenziamento

Pontedera, 14 giugno 2017 - NIENTE REINTEGRO a lavoro e per il momento nessun risarcimento per Marco Seragini, l’ex dipendente della Prometeo. La prima udienza al Tribunale del Lavoro di Pisa si è chiusa al momento con un nulla di fatto. Tutto rimandato al prossimo incontro, fissato per martedì prossimo 20 giugno, incontro nel quale le parti, da un lato l’ex dipendente della Prometeo Marco Seragini, dall’altro l’azienda, che all’indomani della pubblicazione sui social di un video nel quale il Seragini veniva ripreso mentre procedeva alla pulizia di alcune caditoie in maniera poco ortodossa, decise per il licenziamento, cercheranno di arrivare ad un accordo.

DUE LE POSSIBILI alternative: il reintegro a lavoro, che appare tuttavia la strada meno probabile, oppure il risarcimento, ancora tuttavia da stabilire tanto nelle modalità, quanto e soprattutto nell’entità. Il licenziamento per giusta causa deciso dalla Prometeo a inizio novembre dello scorso anno per Marco Seragini secondo le organizzazioni sindacali che hanno poi seguito il caso, in prima linea Federico Giusti, delegato dei lavoratori indipendenti, è più da ascrivere a licenziamento politico poiché sollecitato a più riprese dal Comune per il danno di immagine arrecato proprio da quel video. Il video, che riprendeva Marco Seragini a lavoro direttamente dal mezzo in movimento sul quale si trovava seduto, era stato rilanciato nella rete dalla lista «Insieme è possibile» con un intento ovviamente diverso rispetto agli effetti che di fatto ha poi scatenato, ovvero il licenziamento di Marco Seragini, dipendente con esperienza lavorativa di oltre vent’anni prima in forza al comune di Lari e poi trasferito alla società Prometeo che di fatto si occupa della manutenzione sull’intero territorio comunale.

L’altro dipendente che si trovava alla guida del mezzo, dopo un periodo di sospensione di tre giorni ha poi ripreso regolarmente il suo posto a lavoro. Le speranze che Marco Seragini possa essere reintegrato a lavoro sono tuttavia poche, attualmente il cinquantunenne originario di Pisa, ma residente a Navacchio con la compagna e una figlia di poco più di due anni, percepisce l’indennità di disoccupazione e in attesa dell’esito del procedimento del Tribunale sta già cercando una nuova occupazione.

IL «COORDINAMENTO per il reintegro di Marco Seragini», rappresentato dal consigliere Marianna Bosco e da Antonio Piro dipendente della Provincia di Pisa, che si è mobilitato in favore dell’ex dipendente della Prometeo, dopo la raccolta di oltre trecento firme resta ora in attesa di conoscere il pronunciamento del giudice prima di intraprendere eventuali nuove iniziative.