Meningite, ancora un caso: grave un 74enne

L'uomo di Ponte a Egola è ricoverato al San Giuseppe di Empoli

Nuovo caso di meningite nel Fermano

Nuovo caso di meningite nel Fermano

San Miniato (Pisa), 5 febbraio 2016 - Ancora un caso di meningite in Toscana, questa volta a Ponte a Egola (Pisa) dove un uomo di 74 anni è ricoverato in gravi condizioni.  Il 74enne si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli. Anche in questo caso si tratta di meningite di tipo C. La notizia si è velocemente diffusa nella tarda serata tra la popolazione dove cresce – per i recenti casi che hanno interessato Valdarno ed Empolese Valdelsa – l’incubo del dilagare del contagio.

Sono passate appena tre settimane dalla morte del 58 enne fucecchiese che però frequentava il territorio del Comprensorio e, più precisamente San Miniato, per la sua passione della yoga. L’uomo, ragioniere, consulente del lavoro, è stata la prima vittima del 2016, l’ottava in un anno, da gennaio del 2015. Ora siamo già ad undici decessi in Toscana. Fu detto subito che si era trattato di una vittima e di un paziente, nel caso del fucecchiese, un po’ «anomalo» per la meningite che, di solito, colpisce persone più giovani: non a caso la campagna di vaccinazione gratuita riguarda la popolazione di età compresa fra gli 11 e i 45 anni.

Eppure, da qualche mese la malattia – elemento rilevato anche dall’Istituto superiore di Sanità - proprio in Toscana sta colpendo la popolazione più adulta. Ecco un altro caso, quello di San Miniato reso noto nella tarda serata di ieri. E nuovamente di età adulta. Del ricovero del 74ene è stato informato anche il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini che conferma: «Sono in stretto contatto con l’azienda sanitaria – dice il primo cittadino – Il fatto è di oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr), mi dicono che è già iniziata la profilassi almeno tra i familiari. Seguiremo passo passo sia le condizioni del nostro concittadino, sia quelle relative alla crescente preoccupazione per l’acuirsi del fenomeno». Quindi la profilassi è partita tempestiva. Non si sa, tuttavia, quante persone ha numericamente già riguardato e quante ne riguarderà nel proseguo. Intanto la richiesta dei vaccini cresce di giorno in giorno negli ambulatori dei medici di famiglia, e cresce anche in considerazione dell’allarme rilanciato da ogni nuovo caso. Il 74enne - si era sentito male nei giorni scorsi - abita nel cuore della frazione conciaria sanminiatese, dove la cosa sta già destando molta preoccupazione. L'uomo è ricoverato in rianimazione in gravi condizioni.