"Maniero mi dette dieci miliardi e io gliel'ho restituiti con gli interessi"

Santa Croce, Riccardo Di Cicco ha reso interrogatorio fiume sui rapporti con l'ex boss della Mala del Brenta e con Brotini, il broker con cui riciclo i soldi di Faccia d'Angelo

Giulio Venturi difensore di Di Cicco

Giulio Venturi difensore di Di Cicco

Santa Croce sull'Arno, 12 dicembre 2017 - Oltre  tre di interrogatorio e un filo conduttore unico: «ho ricevuto dieci miliardi (di lire) da Maniero che mi chiedeva di riciclarli, ho chiesto aiuto a Brotini e li ho restituiti tutti con gli interessi». E non 33 miliardi (sempre di lire) come sostiene l’ex boss della Mala del Brenta e che gli investigatori stanno sempre cercando, in particolare in Svizzera dove una rogatoria ha dato un primo risultato: un conto cifrato, nome in codice «Monastero», sul quale transitarono 4milioni e mezzo di euro. Riccardo Di Cicco, odontoiatra, ex cognato di Felicetto è stato sentito in incidente probatorio sui rapporti con il broker Michele Brotini, 48enne di Santa Croce. Entrambi furono arrestati nel gennaio scorso quando fu proprio Faccia D’Angelo a mettere gli investigatori sulle tracce del suo tesoro. Una scelta, fatta con dichiarazioni alla Dda, dopo che sua sorella Noretta si era separata dal marito al quale Faccia d’Angelo sostiene di aver consegnato una fortuna ricevendone indietro solo una piccola parte. Di Cicco – assistito dal penalista pisano Giulio Venturi e che il prossimo anno sarà giudicato in abbreviato – ha ammesso di aver ricevuto i soldi, frutto di crimini nel 1995, in un’unica soluzione, tramite Lucia Carrarin, mamma di Maniero, e di un soggetto non entrato in questa indagine.

Di Cicco, come aveva fatto in precedenza, sia in interrogatorio sia con un memoriale, riconosce solo il riciclaggio dei 10 miliardi di lire e nega di aver avuto rapporti legati al denaro con Maniero prima del 1995, ovvero a partire dalla metà degli anni ’80. L’interrogatorio si è svolto davanti il gup di Venezia Massimo Vicinanza su richiesta dei pm antimafia Paola Tonini e Giovanni Zorzi. Di Cicco ha risposto alle domande dei pubblici ministeri, del gup, del suo difensore Giulio Venturi e dei difensori dei coimputati Marco Rocchi per Brotini e Antonio D’Orzi per Noretta Maniero, sorella dell’ex boss. «Di Cicco sarà sottoposto ad un nuovo interrogatorio che ho chiesto nell’ambito del rito abbreviato – spiega l’avvocato Venturi –. Voglio che ricostruisca al giudice che emetterà la sentenza tutta la vicenda». L’udienza dedicata alla richiesta di rinvio a giudizio è fissata per il 19 dicembre. Anche Noretta Maniero potrebbe chiedere l’abbreviato. Nessuna scelta è stata annunciata dal difensore di Brotini.