Tifoso della Fiorentina ucciso a Lisbona, il funerale slitta. Si indaga per omicidio

Tifoso ucciso, il Presidente portoghese: "Faremo piena luce"

Marco Ficini, quarantunenne tifoso della Fiorentina originario di Orentano

Marco Ficini, quarantunenne tifoso della Fiorentina originario di Orentano

Orentano (Pisa), 28 aprile 2017 - Slitta alla settimana prossima, forse giovedì, il rimpatrio della salma di Marco Ficini, il quarantunenne tifoso della Fiorentina originario di Orentano investito e ucciso a Lisbona. L’investitore è accusato di omicidio volontario. Anche il presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, ha assicurato ai familiari che verrà fatta piena giustizia sulla morte del quarantunenne originario di Orentano.

Ficini era nella capitale portoghese per assistere al derby tra Sporting (la cui tifoseria è gemellata con i sostenitori viola) e Benfica. Era con un gruppetto di amici e venerdì notte della scorsa settimana, dopo aver cenato, tutti insieme erano andati nella zona circostante lo stadio del Benfica. A un certo punto alcuni tifosi dello Sporting e del Benfica hanno iniziato a litigare. I tafferugli sono aumentati fino al punto che c’è stato un fuggi fuggi generale. Intorno alle 3,30 la tragedia. Marco, secondo le notizie apprese dal portogallo, cerca di scappare insieme agli amici, ma viene travolto dall’auto guidata da un tifoso del Benfica che lo colpisce da dietro e lo scaraventa in avanti e lo trascina per una trentina di metri. Il motivo non è ancora chiaro.

Il 41enne originario di Orentano, anche se da sempre abitante a Roma e ultimamente a Milano dove lavorava alla Rinascente, rimane agonizzante sull’asfalto. Non è chiaro se i soccorsi siano stati tempestivi o meno. L’epilogo tragico avviene in piena notte in ospedale dove Ficini viene trasportato per un disperato tentativo di strapparlo alla morte.

L’accusa di omicidio formulata dalla magistratura lusitana fa pensare a un gesto volontario. Perché Marco Ficini è stato ucciso? A questa domanda, per il momento, nessuno sa rispondere. A Lisbona ci sono il fratello maggiore e la mamma di Ficini. Il sindaco di Castelfranco, Gabriele Toti, che conosceva bene Marco Ficini sin dall’infanzia, mantiene stretti contatti con la famiglia.