Il liceo verso la seconda sede provvisoria, "ma la procura indaghi"

Il sindaco Gabbanini: "E' urgente fare piena luce su tutta questa storia dal 2008 ad oggi". Intanto l'istituto Cattaneo farà il doppio turno

La riunione in municipio

La riunione in municipio

San Miniato, 21 ottobre 2016 - Sono già iniziati i "saggi" per capire l'entità del problema dei solai del liceo scientifico "Marconi" all'interporto di San Donato. Intanto ieri, all'interno di una partecipata riunione in Comune, sono state prese le prime decisione e fatte le prime comunicazioni alle famiglie: i ragazzi restano a casa fino al 2 novembre, dopo riprenderanno le lezioni al "Cattaneo" che sarà sede di un doppio turno (liceali il pomeriggio, i suoi studenti al mattino come sempre) che potrà durare circa tre settimane. Da qui - all'esito dei risultati delle analisi previste per il 28 ottobre - sarà deciso se procedere al trasferimento della scuola nell'ex economato della Carismi in via Trento a La Scala dove i ragazzi terminerebbero l'anno scolastico. 

Intanto infuria la polemica e sale la febbre "politica" sul caso visto che la presenza stessa del liceo in mezzo ad un interporto che non è mai decollato, è causa di polemiche da anni. Dal 2008 quando fu presa la decisione di lasciare la struttura del capoluogo nello sconcerto generale. Sul caso interviene anche il parlamento degli Studenti della Toscana che, informato della decisione della Provincia di Pisa di chiudere la sede,  «ha subito contattato le istituzioni competenti per mettersi a disposizione al fine di recare il minor disturbo ai tanti studenti che frequentano l’istituto e alle loro famiglie» e chiede che la Procura faccia piena luce sulla vicenda. «Vengano accertate le responsabilità dalla Procura - prosegue la nota del Parlamento degli studenti - ma la politica si muova celermente per garantire il diritto allo studio dei tanti studenti». L’impegno sul fronte dell’edilizia scolastica, dice il presidente del parlamento studentesco, Bernard Dika, «va avanti da anni: l’anno scorso sempre a Pisa al liceo ‘Buonarrotì, qualche giorno fa al liceo artistico di Pistoia». «Siamo preoccupati - conclude Dika - e chiediamo che siano avviate in tutti gli istituti verifiche delle condizioni strutturali architettoniche degli edifici per garantire la tranquillità a chi vive la scuola e alle tante famiglie che sanno quando il proprio figlio esce di casa ma non quando e se ritorna». Il sindaco di San Miniato ha inviato alla Procura tutti gli atti sulla vicenda.

Il problema del liceo è emerso durante gli ultimi sopralluoghi di routiune - alcuni genitori hanno rilevato e chiesto come mai questi controlli non sono matti in estate ma ora -  dai quali è emersa  una «situazione grave», redigendo «una relazione che mette in evidenza una situazione di pericolo e la necessità di effettuare ulteriori indagini volte a verificare la portanza dei solai interessati, come atto preliminare e propedeutico per fare una verifica globale del fabbricato, la progettazione degli interventi di recupero e degli interventi di temporanea messa in sicurezza dei solai per consentire l’utilizzo del fabbricato». L’esito delle verifiche è stato confermato anche da un sopralluogo effettuato ieri dai vigili del fuoco. La relazione dei tecnici della Provincia «mette in evidenza l’esistenza di discrepanze tra la documentazione relativa all’edificio e la situazione effettivamente rilevata, ciò che ha portato il presidente Filippeschi a inoltrare un esposto alla procura della Repubblica di Pisa, dando inoltre mandato all’avvocatura provinciale, d’intesa con il settore edilizia e programmazione scolastica, di avviare le procedure per la contestazione, al soggetto dal quale la Provincia acquisì l’immobile, della presenza di vizi occulti».