Il calciatore batte la malattia e torna in campo

Il portiere Leone racconta la sua esperienza. Ha partecipato alla Partita del cuore

Daniel Leone

Daniel Leone

Pontedera, 1 giugno 2017 - A tanti tifosi del Pontedera si sarà allargato il sorriso nel vedere l’altra sera su Rai 1 la Partita Del Cuore, noto evento sportivo benefico che si svolge ogni anno. A difendere la porta della squadra composta dai Campioni per la Ricerca, che affrontavano la Nazionale Cantanti, da sempre organizzatrice della seguitissima manifestazione, c’era infatti Daniel Leone, che i conoscitori del calcio cittadino ricorderanno tra i pali della porta granata nella stagione vincente 2012-13 culminata con la promozione nella terza serie nazionale (l’attuale Lega pro). Ma, vi chiederete, che ci faceva il quasi ventiquattrenne calciatore (compirà gli anni dopodomani) in quella speciale formazione diretta da Sergio Brio? Torniamo indietro di alcuni anni.

Dopo il positivo campionato al Pontedera, il portiere disputa il torneo successivo tra Reggiana e Torres e poi rientra alla Reggina, che ne detiene il cartellino da cui era arrivato in prestito. Siamo nell’ottobre 2014 e il ragazzo lamenta mal di testa continui da un paio di settimane. Il medico sociale della squadra calabrese fa effettuare gli accertamenti e il responso è choccante: rivela la presenza di una massa tumorale alla testa che viene immediatamente asportata.

Da lì per Daniel Leone inizia la partita più difficile. Ma il portierone ha la scorza dura (in nome omen...) e si fa scudo con la sua grande voglia di vivere. Dopo sei mesi torna ad allenarsi e a inizio dicembre del 2015 riprende regolarmente a giocare, prima nel Latina e quest’anno al Catanzaro. Fino alla Partita Del Cuore dell’altra sera allo Juventus Stadium di Torino.

"E’ stata un’emozione fortissima – ci racconta dall’altro capo del telefono – ma partecipando a questo evento ho voluto lanciare un messaggio e far capire che nella vita non si deve mai smettere di lottare. Bisogna sempre andare avanti, mai fermarsi a pensare a quello che ti è accaduto. Adesso devo sottopormi a controlli ogni quattro mesi, ma va bene così: io lotto sempre".

Del suo anno trascorso a Pontedera ha dei ricordi bellissimi: "E’ stata una stagione straordinaria sia sotto il profilo umano che dal punto di vista calcistico, per cui non posso che dire bene. Ancora oggi sono in contatto con compagni di squadra come Gonnelli, Fedi, Vettori, e il preparatore dei portieri Ribechini". Questo è Daniel, un vero..Leone.