Unicka, un mistero senza fine

Un anno fa in Valdera il rapimento della cavalla da corsa milionaria

Unicka con Gianluca Lami

Unicka con Gianluca Lami

Staffoli (Pisa), 7 marzo 2018 -  Quella criniera bionda che volava sulle piste di tutta Italia aveva riacceso la speranza di un’ippica sempre più in crisi. Ma quel sogno si è spezzato, giusto un anno fa, in una notte da tregenda, tra tuoni e fulmini, sull’altopiano delle Cerbaie a Staffoli.

Dalle scuderie della famiglia Lami vengono rapiti, Unicka, la «principessa» del trotto dopo aver vinto Derby e Orsi Mangelli, e il puledro Vampire Dany, figlio di Varenne. Un sequestro clamoroso, per i modi e per i nomi dei due cavalli. In questi dodici mesi si sono alternati momenti di sconforto e di speranza. E alla fine Gianluca Lami ha detto basta. Ha venduto alcuni cavalli della sua scuderia e gli altri li ha trasferiti in Francia, dove un po’ di tempo fa ha acquistato un centro d’allenamento nei pressi di Les Mans. Ora la domenica Gianluca e Giovanna Lami è facile incontrarli, non più in un ippodromo, ma in un palasport a seguire le gesta della squadra di volley che sponsorizzano.

«Per noi, per me, mia moglie, l’ippica è qualcosa di dimenticato. Abbiamo chiuso la scuderia Wave in Italia e venduto i cavalli da corsa che avevamo. I cavalli che non siamo riusciti a vendere li abbiamo portati in Francia dove corrono con i colori della Wave France. La nostra passione per lo sport ora è tutta concentrata sui Lupi, la squadra di pallavolo di Santa Croce, che gioca in A2 e che vogliamo portare in A1». Insomma, se qualcuno aveva rapito i due campioni per fare uno sgarbo alla famiglia Lami, invidioso dei successi, degli investimenti e della sua capacità in campo ippico, come si sussurrava nell’ambiente subito dopo il sequestro, è riuscito nell’intento. Certo solo voci, ipotesi, supposizioni. Una tesi suggestiva, ma che dal punto di vista investigativo non ha portato a nulla.

Gli investigatori sono sempre stati convinti che i due campioni fossero stati rapiti per chiedere un riscatto. In effetti il contatto c’era stato, parecchi mesi dopo il sequestro. Sembra che la richiesta iniziale fosse stata di mezzo milione, poi ridimensionata. Le indagini svolte dai carabinieri, coordinati dalla procura pisana, si sono concentrate essenzialmente in due regioni, Puglia e Campania. A novembre hanno portato all’arresto, con l’accusa di tentata estorsione a due persone, fra cui un ex driver napoletano, successivamente rilasciato e a una denuncia per favoreggiamento. Ci sono stati controlli accurati in diverse scuderie, maneggi e nelle campagne del foggiano. Ma di Unicka e Vampire Dany nessuna traccia. A questo punto però c’è anche chi pensa che i cavalli possano anche essere stati trasferiti all’estero, magari in qualche stato dell’ex Unione Sovietica, dove il trotto è a livelli semiprofessionistici con controlli approssimativi. Chi indaga, a cominciare dal procuratore di Pisa Alessandro Crini, è comunque fiducioso che i due cavalli siano ancora vivi. E in molti, non solo i coniugi Lami, sperano di tornare ad applaudire quella criniera bionda al vento, anche se, dopo un così lungo lasso di tempo, difficilmente in una corsa.