Il lago di Roffia invaso dalle alghe: «Guai seri»

Metà dello specchio d'acqua chiuso anche alle attività sportive

I vigili del fuoco sono intervenuti per valutare le condizioni del lago

I vigili del fuoco sono intervenuti per valutare le condizioni del lago

San Miniato, 29 maggio 2017 - Sono problemi seri per i pesci e per chi – in quelle acque –, deve fare attività sportiva. Lo specchio d’acqua del bacino remiero di Roffia si scopre infestato dalle alghe. Una vegetazione acquatica fitta, rigogliosa, è arrivata ad occupare quasi il cinquanta per cento del lago tanto da rendere questa porzione interdetta al transito delle imbarcazioni di canottieri e canoisti. Troppi ostacoli e poi è una questione di sicurezza.

Ma cosa sta succedendo? «Succede che il bacino doveva essere dragato e non è stato fatto per tante ragioni – dice Enzo Ademollo, che guida la canottieri e che da anni si batte per un vero futuro sportivo e turistico dell’area –. Una ragione, evidente, è anche quella che devono terminare i lavori della cassa d’esondazione. Così è stata persa, per ora, la possibilità di utilizzo della metà del bacino per allenamenti e gare».

Ademollo è un grande sostenitore del bacino di Roffia come risorsa del territorio come dimostra l’importante attività sportiva che vi si tiene tutto l’anno. Con l’avvicinarsi della stagione estiva è necessario però ricordare l’assoluto divieto di balneazione di queste acque che – anche per il fenomeno che stanno vivendo con il proliferare delle alghe – non sono adatte ai bagnanti e possono rivelarsi pericolose anche in considerazione che non c’è vigilanza.

Nonostante le sue spiaggette facciano gola. Tutti gli anni ci sono state segnalazioni di bagni fatti o comunque di comitive di giovani che vi si avvicinano per tuffarsi. Nel 2009 un ragazzo di 18 anni di origine marocchina e residente a Santa Croce in quelle acque vi annegò davanti gli amici che erano andati lì con lui per fare il bagno.