Operazione Golden Daytona, ladri e orefici ricettatori verso il rinvio a giudizio

Pontedera, indagini chiuse e tra due settimane la Cassazione si eprimerà sulle misure cautelari chieste dal pm Paola Rizzo

Udienza in tribunale a Pisa

Udienza in tribunale a Pisa

Pontedera, 13 dicembre 2017- L'avviso di chiusura delle indagini della complessa operazione denominata Golden Daytona è stata notificata a tutti gli indagati. A giorni potrebbe essere formalizzata dal pm Paola Rizzo la richiesta di rinvio a giudizio mentre prima di Natale la Cassazione si pronuncerà sulle misure cautelari richieste dalla Procura: domiciliari per gli orefici e carcere per i ladri. Con l’operazione Golden Daytona, infatti, i carabinieri della compagnia di Pontedera, guidata dal capitano Michele Cataneo,  coordinata dal pm Rizzo, hanno smantellato un’organizzazione composta da ladri e artigiani e commercianti di oro e gioielli. I primi rubavano i preziosi nelle abitazioni, i secondi compravano oro e gioielli che rivendevano «puliti» tramite due colleghi di Lucca. Questa, infatti, è una storia di oro da fondere e di pietre costosissime da smontare. Una storia in cui tra ladri e ricettatori c’era un accordo: dopo il furto il bottino spariva subito perché veniva portato all’acquirente di fiducia. Bastava fondere l’oro e smontare le pietre e i giochi erano fatti.  E’ pronta quindi ad arrivare in un’aula penale del tribunale di Pisa un’indagine complessa fatta di numeri importanti: oltre 6 chili di oro sequestrati, scoperti 78 tra furti e rapine commessi in Toscana, in gran parte tra le province di Pisa, Firenze, Lucca e Livorno; non mancano inoltre sporadici episodi commessi in altre aree del territorio nazionale. I reati sono stati commessi tra l’autunno del 2015 e la primavera del 2016. Dei monili e preziosi tuttora in sequestro, per circa la metà è stato possibile individuare i legittimi proprietari, meno di un terzo quella restituita ad un laboratorio dopo la decisione del gip del Tribunale di Pisa. I protagonisti di questa storia sono sei persone residenti tra Pisa, Lucca, Pontedera e Cecina: due sono i rom (per loro il pm ha chiesto il carcere), un 35enne di Pontedera e un 22enne di Coltano, che avrebbero saccheggiato decine di appartamenti; poi ci sono i quattro orafi  - uno di Pontedera - che la Procura vorrebbe ai domiciliari.