Colto da infarto, gli amici del circolo lo salvano col defibrillatore

Il presidente: "In quattro siamo riusciti a rianimarlo"

Emiliano Mammini, Alessio Ascione, Riccardo Pertici e Andrea Massariello

Emiliano Mammini, Alessio Ascione, Riccardo Pertici e Andrea Massariello

Fornacette, 31 agosto 2017 - "Ci ha salutato mentre lo stavano portando in ambulanza per trasferirlo in ospedale». Ed è senz’altro questa la vittoria più bella per i quattro tennisti che ieri alle 19 hanno salvato un loro amico e compagno di squadra al Tennis club di Fornacette. L’uomo ha 70 anni ed è da tempo socio del circolo. Ieri stava giocando con il suo maestro, Andrea Massariello, quando improvvisamente si è accasciato per un infarto. Non respirava e non dava segni di vita. «Era cianotico – racconta con la voce ancora rotta dall’emozione e dalla gioia per contribuito a salvarlo, il presidente del circolo Riccardo Pertici – Siamo subito entrati in campo io, Emiliano Mammini e Alessio Ascione, responsabile della scuola di tennis. Ovviamente si è avvicinato subito anche Massariello. Abbiamo chiamato il 118, ma nel frattempo tutti e quattro ci siamo alternati nella rianimazione, nella respirazione bocca a bocca e nel massaggio cardiaco. Per due volte abbiamo usato il defibrillatore e alla seconda scarica il nostro amico e socio del club ha ripreso a respirare».

I quattro sono stati guidati via telefono dalla centrale operativa del 118, ma già da soli sapevano come fare. «Siamo tutti freschi di corso per soccorritori – dice ancora Pertici – L’avevamo fatto lo scorso anno e da poco abbiamo effettuato un aggiornamento anche sull’uso del defibrillatore». Defibrillatore che ha salvato la vita a P.P. di Acciaiolo, da tanti anni giocatore di tennis con regolare certificato medico come previsto dal circolo del presidente Pertici. «Quando sono arrivati i soccorritori del 118, il medico, l’infermiere e i volontari dell’ambulanza – racconta ancora Riccardo Pertici – il settatenne aveva ripreso conoscenza, loro sono stati molto bravi e veloci ad arrivare. Quando si è ripreso il nostro amico ci ha riconosciuti subito e prima di essere portato sull’ambulanza per il trasferimento all’ospedale di Pontedera ci ha ringraziato. Lo aspettiamo al circolo per abbracciarlo».