Credito e prestiti, le famiglie meglio delle imprese

In provincia di Pisa la situazione è molto complessa sia per le piccole e medie che per le granzi aziende. I dati della Camera di Commercio fotografano il difficile momento

La situazione del credito in provincia di Pisa

La situazione del credito in provincia di Pisa

Pontedera, 22 febbraio 2017 – Più prestiti alle famiglie. Meno alle imprese. C'è questo strano andamento nel mercato del credito pisano secondo i dati del terzo trimestre del 2016 forniti dalla Camera di Commercio di Pisa. La crescita totale dei prestiti erogati in provincia di Pisa è del 1.1 per cento, in controtendenza rispetto al rallentamento registrato a livello regionale.  Gli impieghi alle famiglie consumatrici continuano ad aumentare (+3,4%), a ritmi che fanno di Pisa la provincia con la performance più elevata in Toscana mentre i prestiti alle imprese si riducono ancora (-3,0%), facendo registrare il peggior risultato da inizio 2012. La crescita del credito erogato non è accompagnata da un miglioramento della sua qualità: la difficoltà di rimborso dei crediti ricevuti registra infatti un balzo in avanti soprattutto sul fronte delle imprese determiando, a sua volta, un più elevato livello dei tassi applicati dalle banche. La richiesta di credito è in calo in tutti i settori, soprattutto tra le piccole imprese. Per quanto riguarda le aziende del manifatturiero la flessione del terzo trimestre 2016 (-4,8%) costituisce la seconda pesante battuta d’arresto dopo il -4,1% acquisito fra aprile e giugno dello scorso anno. Criticità crescenti si riscontrano per i servizi (-2,4% dopo il -1,7% del secondo trimestre), mentre le costruzioni, pur con contrazioni rilevanti e inserite al’interno di un lungo periodo di flessioni (-2,2% fra luglio e settembre 2016), hanno registrato una performance meno negativa rispetto al resto della Toscana (-3,3%). Considerando la dimensione aziendale, la dinamica del credito è segnata soprattutto da una contrazione delle piccole imprese (-4,1% nel terzo trimestre 2016) ma anche quelle medio-grandi, dopo la boccata d’ossigeno del 2015, proseguono con un -2,7%. L’elevata quota di crediti in sofferenza pesa sui tassi che a Pisa e provincia nel terzo trimestre 2016 registra l’incidenza delle sofferenze bancarie sui prestiti concessi più elevata in Toscana: il 5,9%. La situazione dei crediti di difficile esigibilità si fa preoccupante soprattutto sul fronte delle imprese, dove il tasso di decadimento del terzo trimestre 2016 non solo si assesta all’8,8% ma risulta superiore di oltre tre punti percentuali rispetto al corrispondente valore dell’anno precedente (5,7%) e quasi doppio rispetto alla media toscana (4,5%). Discorso diverso invece per le famiglie, dove il tasso è pari all’1,4% sia a livello provinciale che regionale. L’aumento delle sofferenze bancarie si riverbera sai tassi applicati alle imprese per i finanziamenti. Pur all’interno di un progressiva riduzione, a fronte delle politiche espansive della BCE, i tassi di interesse pagati mediamente dalle imprese pisane per i crediti per cassa (7,9%) risultano ancora superiori tanto rispetto alla media nazionale (6,3%) che regionale (6,8%). “L’incertezza che ancora pervade il nostro sistema economico – afferma Valter Tamburini Presidente della Camera di Commercio di Pisa – sta frenando le politiche di investimento delle nostre imprese determinando, a sua volta, una contrazione del credito erogato dal sistema bancario. Se a questo fenomeno aggiungiamo le difficoltà di rimborso dei crediti ottenuti ed un più elevato livello dei tassi di interesse applicati è del tutto evidente come la provincia di Pisa stia vivendo una situazione piuttosto complessa. A causa della riforma approvata lo scorso anno, la Camera di Commercio di Pisa non potrà però più intervenire per agevolare l’accesso al credito. Facciamo pertanto appello affinché non solo si intervenga per agevolare le spese per investimenti ma anche per supportare l’accesso al credito delle nostre piccole realtà produttive e commerciali".