Industria 4.0, il convegno. «Possiamo rilanciare la nostra economia»

Pontedera, appuntamento il 26 e il 27 ottobre

Presentazione del convegno

Presentazione del convegno

Pontedera, 18 settembre 2017 -Si terranno a Pontedera gli stati generali dell’automotive 4.0. Il 26 e il 27 ottobre il Centro ricerca e formazione sull’innovazione tecnologica e il trasferimento della tecnologia ospiterà una due giorni di dibattiti e di incontri sul futuro dell’automobile. Partendo dagli esempi di grandi aziende quali Continental, Magna Clausures e Pierburg, che hanno unito alla capacità produttiva la capacità di innovazione, si parlerà dell’impatto che alias robot, chip e big data hanno sulla produzione di componentistica per auto. La convention sarà aperta da Enrico Pisino, capo del settore innovation del gruppo FCA, e vedrà la partecipazione di Maria Chiara Carrozza e dell’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo. L’iniziativa è organizzata da Movet, associazione che riunisce al suo interno aziende, università e centri di ricerca e che ha come obiettivo informare e formare le aziende sulle nuove tecnologie.

«La Toscana ha un settore dell’automotive di notevole livello – ha aperto la conferenza stampa di presentazione dell’evento, Giuseppe Pozzana, presidente Movet – il messaggio che vogliamo dare è far capire che esiste un sistema produttivo toscano di grande qualità che se sostenuto da politiche industriali può diventare un fattore trainante per l’intera economia». Un argomento complesso e inevitabile quello dell’industria 4.0. Complesso per le competenze che introduce, per la formazione che richiede e per la questione dei posti di lavoro, ma inevitabile dall’altro lato quasi quanto l’arrivo del treno in città. «I robot sostituiranno il lavoro umano? Semmai evitano che se ne perdano altri – ribadisce Alberto Marinai, presidente del comitato di indirizzo del distretto manifacturing 4.0 – In Continental ad esempio è successo così. Una linea di produzione prevista in Ungheria con 32 dipendenti è stata creata a Pisa con meno della metà del personale e l’aiuto dei robot collaboratori». Sarah Esposito

«È un momento di rottura epocale – ha detto Eugenio Leone, delegato Anci – é un treno che passa, un’occasione che Pontedera e la Valdera non può perdere data la storia dell’innovazione legata a questi luoghi»