Il tesoro di Colleoli finisce all’asta

L’antica villa nobiliare e sei suite all'asta a Firenze

Un battitore d'asta (Imagoeconomica)

Un battitore d'asta (Imagoeconomica)

Palaia, 17 ottobre 2016 - Due realtà dell’accoglienza turistica all’ombra l’una dell’altra. Ma se l’attività di una, «Borgo di Colleoli Resort» che fa capo alla società italiana Green Hill, è piuttosto rigogliosa, l’altra, che faceva capo a una società inglese, è incorsa da anni in un fallimento.

E quindi le sue pertinenze immobiliari, suddivise in 17 lotti, finiranno all’asta domani al Tribunale di Firenze. Nella stagione ormai in chiusura «Borgo di Colleoli» in effetti ha accolto 6 mila persone totalizzando 24 mila presenze. Una quota che è circa un terzo delle presenze turistiche nel comune di Palaia.

Insomma, un comporto fiorente e molto importante. Il tutto grazie ai 68 appartamenti che, con la formula multiproprietà, sono suddivisi tra 55 proprietari di cui solo una decina sono di italiani.

All'asta nei 17 lotti è compresa la grande villa a 3 piani che fu per secoli dei nobili pisani Agostini, il primo piano della quale con le sue 6 suite è gestito dalla Green Hill in accordo col curatore fallimentare. Sulle 6 suite del secondo piano invece i multiproprietari vantano ancora dei diritti. Tra gli altri lotti l’oratorio che da sulla strada, 5 bilocali, i locali del ristorante, che è da alcuni anni gestito separatamente da una terza società che ha in carico il piano terra della villa, la reception condominiale, un terreno e una terrazza.

Nonostante l’asta ormai incomba (questa mattina è l’ultima occasione per partecipare) pare che siano ancora in corso trattative tra il curatore fallimentare e gli altri attori della vicenda. O accordo o vendita c’è da augurarsi che il notevole complesso – che non ha molti paragoni a livello provinciale, possa trovare una gestione complessiva unitaria che forse potrebbe anche favorire delle strategie più incisive di promozione.