"Compriamo terreno e palazzetto perché Carismi vende tutto in un solo lotto"

San Miniato, via libera del consiglio comunale sotto una pioggia di attacchi delle opposizioni "Tuteleremo anche il vivaio e lo aiuteremo a trasferirsi"

Palazzetto dello sport

Palazzetto dello sport

San Miniato, 19 gennaio 2017 - E' passato a maggioranza, dopo un dibattito infuocato, l’avvio dell’iter per l’acquisto da parte del Comune di San Miniato del palazzetto dello sport Carismi a Fontevivo e del terreno circostante per realizzare un villaggio scolastico. A rivolgere durissime critiche all’amministrazione sono stati Laura Cavallini (Immagina San Miniato), Alessandro Niccoli (San Miniato Possibile), Chiara Benvenuti (Cinque Stelle), Michele Altini e Carlo Corsi (Forza Italia») che, a diverso titolo, hanno fatto emergere dubbi in particolare sulla richiesta di trattare un’ara libera, costringendo ad andare via – dopo decenni – l’azienda florovivaistica che da lavoro a ben 9 persone. Sia Niccoli che Cavallini hanno invitato la giunta a riflettere bene su quest’aspetto e sull’importanza di rimodulare con altri parametri l’eventuale trattativa con la Cassa di Risparmino di San Miniato. Sul palazzetto dello sport  l’assessore Spalletti ha detto «Non siamo contenti di comprarlo, in particolare in questo momento, magari ci fosse la banca disposta ancora a mantenerlo come ha fatto fino ad oggi – ha aggiunto – Ma non è cosi. La banca lo vende e qualcuno lo compra».

Se invece del Comune lo compra qualcun’altro le cose, per San Minato, per il territorio, per le società sportive, per l’utenza, potrebbero andare diversamente. Il terreno un acquisto frettoloso? «Esproprialo in futuro costerebbe di più e poi il pacchetto è unico: o tutto o nulla», ha detto il capogruppo Pd Spadoni. Qui invece la cifra è allettante. Il sindaco Gabbanini ha dato garanzie anche sull’azienda florovivaistica: «Avrà tutto il tempo per andare via, avrà il nostro supporto, faremo un percorso anche inseme alla Cassa di Risparmio. Qui si fanno gli interessi del territorio, non si danneggia nessuno». Tutto sarebbe stato diverso se la banca potesse continuare ancora a fare come ha fatto in questi ultimi trent'anni. Ma non è così. Carismi - è stato ribadito intanti interventi - sta attraversando un fase difficile e delicata, all'esito della quale, comunque vada, non potrà mantenere anche il palazzetto dello sport che ha deciso di alienare: "Noi - ha concluso Gabbanini - cogliamo la palla al balzo. Saremmo stati felici di risparmiare questi soldi, ma non possiamo fare diversamente". Il Comune non può permettere che lo comprino altri.