Il tuffo degli avvocati in Tunisia: "No, al terrorismo"

Nutrita la delegazione della provincia di Pisa guidata dal presidente dell'ordine, il pontederese Alberto Marchesi

Il gruppo degli avvocati pisani

Il gruppo degli avvocati pisani

Pontedera, 24 maggio 2017 - E' stato un e un gesto carico di sigificati, il tuffo collettivo degli avvocati italiani nel mare della Tunisia, proposta dal presidente dell’ordine pisano, Alberto Marchesi, nell’ambito dell’iniziativa che ha reso possibile la riapertura dell’Hotel Imperial di Sousse, il resort che il 26 giugno 2015 fu teatro di un vile attacco terroristico in cui vennero uccise 39 persone, mentre si trovavano in spiaggia. Sabato mattina, 350 legali italiani insieme ai colleghi tunisini e a rappresentanti di altre avvocature dell’area mediterranea con un tuffo collettivo in mare hanno simbolicamente voluto dire no al terrorismo, formando sulla spiaggia una catena umana per testimoniare il superamento di quel clima di paura che ha condizionato la presenza turistica. Un gesto che ha ricevuto anche l’apprezzamento di Papa Francesco che, con un telegramma, ha lodato l’impegno «volto a riflettere, incoraggiare e sostenere ogni sforzo per una più duratura, instancabile ricerca della pace».

La delegazione della provincia pisana (avvocati anche dal Comprensorio del Cuoio e dalla Valdera)  in Tunisia è stata una delle più numerose ed è composta dagli avvocati pisani: Alberto Marchesi, Alessandro Zarra, Ezio Menzione, Marialuisa Bresciani, Antonio Cariello, Maria Concetta Gugliotta, Amabile Chiarini, Annarosa Francini, Carlo Brotini, Simona Nardinelli. Inoltre lotta al terrorismo, rispetto dei diritti fondamentali e dello stato di diritto e ruolo della donna nel Mediterraneo sono state le importanti tematiche affrontate in due tavole rotonde, in una giornata conclusasi con una partecipata cerimonia di commemorazione delle vittime del terrorismo. L'iniziativa è stata insignita della medaglia di rappresentanza da parte della Presidenza della Repubblica italiana.