Oltre 50 uomini in campo per cercare Alain Manca scomparso dal primo febbraio

Pronti ad entrare in azione anche cani molecolari e sommozzatori. I familiari impauriti perchè non si era mai allontanato senza far rientro a casa

Alain Manca

Alain Manca

Pontedera, 18 febbraio 2017  In campo c’è l’unità di comando avanzato dei vigili del fuoco che coordina, unitamente ai carabinieri, oltre 50 volontari della protezione civile per cercare  Alain Manca, di 28 anni, il muratore scomparso dal primo febbraio dopo essere stato da un’amico che abita in zona Cineplex a Pontedera. Insieme i due, quella sera, si trovarono per vedere la partita di Coppa Italia. E quella sera stessa il 28enne, che vive con la madre a Fornacette, ha fatto perdere le sue tracce. Secondo quanto riferiscono i fratelli, che l’hanno cercato subito perlustrando varie zone e mostrando la sua immagine in giro, nelle ore e nei giorni successivi la scomparsa, non era mai accaduto che Alain si allontanasse senza far rientro a dormire. Ecco perché quarantotto ore dopo la sua assenza la madre ed un fratello si recarono dai carabinieri per denunciarne l'allontanamento. Alain da tempo frequentava saltuariamente una ragazza - anche se non era fidanzato - e quella sera, contrariamente a quanto si era appreso nei giorni scorsi, i due non si sarebbero incontrati.

Quindi il 28enne è stato visto un ultima volta nella zona Cineplex dove abitava l'amico: da qui è nata la scelta di posizionare il comando delle attività di ricerca ai laghi Braccini, area vasta ricca di vegetazione e casolari abbandonati. In queste settimane i militari dell’Arma hanno sentito l’amico che era con lui quella sera, alcuni amici, i familiari. L’ultima telefonata fatta da Alain con il suo cellulare (che risulta spento dalle 21,30 del primo febbraio) è quella al fratello che si trovava per lavoro a Reggio Calabria. Tra i due ci furono solo poche battute e nulla che lasciasse presagire quello che poi è successo e che ha gettato una famiglia intera nell’angoscia e nello sconforto.  Alain Manca è alto 1 metro e 70 circa, ha corporatura esile, e pesa 60 chili.  La sera della scomparsa - questa descrizione può esesre utilie per le segnalazioni -  vestiva con un giubbotto scuro e un paio di jeans, era a piedi e, secondo i familiari, un aiuto sarebbe potuto arrivare dalla visione delle telecamere sparse sul territorio.  Come segni particolari, presenta l’orecchino sul lobo sinistro, un piercing orizzontale sul sopracciglio destro e un tatuaggio sull’avambraccio sinistro riportante la sua data di nascita (26 agosto 1988) scritta in numeri romani.  Pronti ad entrare in azione - fanno sapere dal comanddo dell’unità mobile che coordina le ricerche - anche i cani molecolari ed i sommozzatori, se verrà deciso di perlustrare i laghi Braccini. Al momento quello di Alain ha le caratteristiche dell’allontanamento volontario. Il giovane aveva lasciato anche un biglietto di saluto alla madre che è stato acquisito dagli inquirenti.